
In realtà si chiama Santa Maria in Montesanto. Una strana chiesa. Una chiesa dove, negli ultimi tempi conciliari, agli “artisti” atei, massoni, anticristiani, comunistardi, gay-friendly, LGBT+ etc. viene “assicurato” un percorso privilegiato per salvarsi ed arrivare in Paradiso. Ovviamente non dipende dal prete o dalla location se un’artista va in Paradiso o all’Inferno. Dipende unicamente dal Giudice Supremo che peserà i peccati e valuterà le virtù. Diciamo che le cerimonie funebri, con tanto di comizi, canti partigiani e bandiere arcobaleno che si svolgono all’interno hanno un valore puramente “consolatorio”. Avere una benedizione da un prete o un cardinale bergogliano, fa bene all’immagine e alla santità laica del defunto/a, ma il Paradiso è un’altra cosa.
Stupendo
Tu sai cosa decide il giudice supremo?
Sicuramente non fa entrare nel Paradiso lgbt+ abortisti, radical shit, comunistardi, adoratori del Serpente, satanisti etc.
Alfio !!!!
Per il generale in polemica con gay e femministe, si sta muovendo il mondo ” civile” ….anche l’ANPI.
teologicamente ineccepibile.
concordo e grave che la Chiesa si adegui