Sicuramente Obame e Soros hanno versato fiumi di denaro e mobilitato gli elettori di destra per far vincere Schlein (vedere, per credere, quel buontempone citato da Borgonovo, che avrebbe votato ai gazebo 5 volte)😜.
Più seriamente, secondo Lorenzo Zamponi , sociologo della Scuola Normale di Firenze
“Elly Schlein ha portato il gioco della propria contemporanea internità ed esternità al Pd a livelli mai tentati prima. Una candidata riconosciuta dagli elettori del Pd (che l’hanno eletta nelle proprie liste sia alle europee del 2014 sia alle politiche del 2022) ma da chi sta all’esterno, nella sinistra extra-Pd fatta di partiti, movimenti, liste civiche, di cui Schlein ha fatto parte tra il 2015 e il 2022, e da cui è stata sostenuta e ospitata in decine di eventi, come in occasione del tour di presentazioni del suo libro “La nostra parte” lo scorso anno.
E ha funzionato: secondo Noto Sondaggi, soltanto metà dei partecipanti alle primarie aveva votato Pd alle politiche, mentre il 22% dei votanti aveva votato per il M5S e quote inferiori sono arrivate da elettori di altre forze di sinistra e dall’astensione. I dati raccolti dallo standing group su “Candidate and Leader Selection” della Società Italiana di Scienza Politica segnalano che il 78% dei sostenitori di Schlein non sono iscritti al Pd, contro il 66% di chi ha scelto Bonaccini. Interpretare questi dati in termini di «truppe cammellate» spostate da qualcuno per conquistare il Pd dall’esterno, come alcuni hanno fatto, sarebbe un errore. Nella politica di oggi, in particolare a sinistra, le truppe si sono sciolte, gli ufficiali latitano e i cammelli si muovono con volontà propria. Non c’è stata alcuna Opa ostile: il cuore dell’operazione, tra Schlein, le persone a lei più vicine, e i capicorrente che l’hanno sostenuta, è stato tutto all’interno del Pd, senza relazioni esplicite con soggetti esterni. Ma il sostegno esterno è arrivato comunque, gratis e dal basso,…moltissime persone, dentro e fuori il Pd, non amano il Pd né i suoi dirigenti, ma sono convinte che del Pd, per vincere e governare non si possa fare a meno. A queste persone e alle loro istanze di radicalità e cambiamento ha parlato Elly Schlein.”
Infine. Molti, a destra, mettono in evidenza la provenienza di Schlein dalla borghesia e la confrontano con quella di Meloni (uno per tutti Bocchino a “Otto e mezzo” lunedì scorso). Le umili origini non sono di per sé una garanzia. Stalin era figlio di un ciabattino alcolista e violento e di una lavandaia.
Robespierre era figlio della borghesia francese. Anche Pol Pot lo era. Non era facile per un cambogiano, se non facoltoso, studiare a Parigi. La Schlein è un condensato ditutte le eresie comuniste: francofortismo, sessantottismo, libertarismo, individualismo, cosmopolitismo, genderismo, nihilismo, utopismo etc etc. Tutta roba già vista: Rosa Luxemburg+Trotzky.
“Robespierre era figlio …”
Bene quindi siamo d’accordo, fare riferimento a origini borghesi o “underdog” per legittimare un leader di partito è una stupidaggine.
Perfetta analisi!
Sottoscrivo pure le virgole
Sicuramente Obame e Soros hanno versato fiumi di denaro e mobilitato gli elettori di destra per far vincere Schlein (vedere, per credere, quel buontempone citato da Borgonovo, che avrebbe votato ai gazebo 5 volte)😜.
Più seriamente, secondo Lorenzo Zamponi , sociologo della Scuola Normale di Firenze
“Elly Schlein ha portato il gioco della propria contemporanea internità ed esternità al Pd a livelli mai tentati prima. Una candidata riconosciuta dagli elettori del Pd (che l’hanno eletta nelle proprie liste sia alle europee del 2014 sia alle politiche del 2022) ma da chi sta all’esterno, nella sinistra extra-Pd fatta di partiti, movimenti, liste civiche, di cui Schlein ha fatto parte tra il 2015 e il 2022, e da cui è stata sostenuta e ospitata in decine di eventi, come in occasione del tour di presentazioni del suo libro “La nostra parte” lo scorso anno.
E ha funzionato: secondo Noto Sondaggi, soltanto metà dei partecipanti alle primarie aveva votato Pd alle politiche, mentre il 22% dei votanti aveva votato per il M5S e quote inferiori sono arrivate da elettori di altre forze di sinistra e dall’astensione. I dati raccolti dallo standing group su “Candidate and Leader Selection” della Società Italiana di Scienza Politica segnalano che il 78% dei sostenitori di Schlein non sono iscritti al Pd, contro il 66% di chi ha scelto Bonaccini. Interpretare questi dati in termini di «truppe cammellate» spostate da qualcuno per conquistare il Pd dall’esterno, come alcuni hanno fatto, sarebbe un errore. Nella politica di oggi, in particolare a sinistra, le truppe si sono sciolte, gli ufficiali latitano e i cammelli si muovono con volontà propria. Non c’è stata alcuna Opa ostile: il cuore dell’operazione, tra Schlein, le persone a lei più vicine, e i capicorrente che l’hanno sostenuta, è stato tutto all’interno del Pd, senza relazioni esplicite con soggetti esterni. Ma il sostegno esterno è arrivato comunque, gratis e dal basso,…moltissime persone, dentro e fuori il Pd, non amano il Pd né i suoi dirigenti, ma sono convinte che del Pd, per vincere e governare non si possa fare a meno. A queste persone e alle loro istanze di radicalità e cambiamento ha parlato Elly Schlein.”
Infine. Molti, a destra, mettono in evidenza la provenienza di Schlein dalla borghesia e la confrontano con quella di Meloni (uno per tutti Bocchino a “Otto e mezzo” lunedì scorso). Le umili origini non sono di per sé una garanzia. Stalin era figlio di un ciabattino alcolista e violento e di una lavandaia.
Robespierre era figlio della borghesia francese. Anche Pol Pot lo era. Non era facile per un cambogiano, se non facoltoso, studiare a Parigi. La Schlein è un condensato ditutte le eresie comuniste: francofortismo, sessantottismo, libertarismo, individualismo, cosmopolitismo, genderismo, nihilismo, utopismo etc etc. Tutta roba già vista: Rosa Luxemburg+Trotzky.
“Robespierre era figlio …”
Bene quindi siamo d’accordo, fare riferimento a origini borghesi o “underdog” per legittimare un leader di partito è una stupidaggine.