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Orban a Ostia, pranzo al mare con la moglie in attesa del funerale di Benedetto XVI (SUBURRA)

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Viktor Orban con la moglie Aniko Levai al ristorante La Bussola di Ostia
Viktor Orban con la moglie al ristorante di Ostia 

Dopo il lauto pasto, il primo ministro ungherese ha fatto due passi in riva al mare. “A Ostia si sta bene e c’è un bel mare”, ha detto ai due titolari del ristorante. Fino a qui la cronaca ufficiale di Repubblica, ma ecco la cronaca segreta che il giornalista tiene nel cassetto: Dopo il lauto pasto, il primo ministro ungherese ha fatto due passi in riva al mare. “A Ostia si sta bene e c’è un bel mare”, ha detto al titolare del ristorante. Ristorante gestito, così dicono le cronache, dal clan Spada e da “Spadino”; poi è andato a far visita a Aureliano Numero Otto e al “Samurai”, il quale sta lavorando ad un megaprogetto con l’onorevole Pippo Malgradi detto anche Croce Celtica per via della celtica che porta al collo e legato a Casa Pound. Er Samurai era reDuce dal funerale de Er Bacarozzo un ex-camerata che lui stesso ha fatto fuori visto che voleva entrare, non invitato, nel business della costa ostiense. A questo punto l’on. Pippo Malgradi ha presentato ad Orban Manfredi Anacleti detto Er Cravattaro capo dei Sinti della costa, il quale si è gentilmente offerto di pagare i buffi dell’ospite ad un tasso ragionevole del 50% mensile. Al termine della visita Orban ha ringraziato Er Samurai, l’on.Pippo Croce Celtica, Spadino, Numero Otto la sua compagna tossica e Manfredi. Poi sotto la pioggia è partito alla volta di Roma, per partecipare al funerale di Benedetto XVI.

4 Comments

  1. Paolo Cragnolini

    Di fronte allo spessore morale mostrato dai vertici dell’OMS e dai loro sodali nella gestione del covid, tutte le persone citate nell’articolo, a partire dal clan Spada, sono degne di stima e rispetto. Churchill non ha avuto alcuna esitazione ad allearsi ad un liberale sincero quale Stalin pur di contrastare il suo nemico principale.

  2. Repubblica e’ davvero inqualificabile. Orban grande e’ e grande resta , meno male che c’e’ e lo votano

  3. A parte il confronto che c’entra poco con la premessa. Mi sia consentita un precisazione storica: Non mi pare corretto dire “… non ha avuto alcuna esitazione…”. È stato Hitler a rendere, di fatto, alleati Regno Unito e Unione Sovietica, attaccando quest’ultima, nonostante il Patto Molotov-Ribbentrop (Operazione Barbarossa), quando la prima era ancora più che vitale. Non ci fu una libera scelta da parte di Churchill, anzi sia prima che dopo il Patto di Monaco la Gran Bretagna e la Francia rifiutarono le offerte di alleanza da parte di Stalin perché speravano che Hitler dirigesse le sue mire espansionistiche verso l’Unione Sovietica, tenendo fede a quanto dichiarato nel “Mein kampf”. Diciamo che è stato un calice amaro da ingoiare giocoforza. A conti fatti, comunque, i ventisette milioni di morti sovietici hanno risolto agli alleati almeno metà della guerra.

    • Diciamo che la Verità giace nei Sancta Sanctorum degli archivi segreti di Washington, Londra e Mosca. A mio sommesso parere Stalin, Churchill e Roosvelt erano da tempo d’accordo nel fare cadere nella trappola polacca Hitler. Del resto Hitler ci doveva cadere nella trappola: migliaia di tedeschi nella Slesia polacca venivano uccisi nei pogrom organizzati da Varsavia. Un po’ quello che è accaduto con i russi nel Donbass massacrati dai nazi-ucraini. Solo che Putin è strategicamente messo meglio di Hitler.

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