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Riecco le Brigate Rosse – partorite dal Deep State pd

 Maurizio Blondet  9 Dicembre 2022 

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Come volevasi dimostrare:

La  Bankitalia, come la Corte Costituzionale composta totalmente da nominati del PD strapagati e intoccabili, “Ricchi di Stato” –  e la magistratura piddina  in rivolta contro il ministro della Giustizia Nordio perché non vuole alcuna riforma e  riduzione del suo strapotere d’arbitrio,  rigettano radicalmente la legittimità del voto popolare contestando ogni e qualunque atto, anche minimo, del  governo eletto, in quanto eletto senza il loro consenso.

E’ la revulsione radicale dei nominati contro i votati: da questo utero (RI)nascono le”nuove” Brigate Rosse,  come strumento finale della soppressione dei votati che non piacciono ai nominati.   “Quelli”   istigano la guerra civile – o il terrorismo “rosso”: in Italia, fu predetto, “le cose vanno selvaggiamente”.

Qui l’articolo di La Voce del Trentino che attesta la artificiosa ricomparsa:

La lettera delle nuove Brigate Rosse contro Fratelli d’Italia

 Nuove brigate rosse sono tornate e questa volta minacciano gli esponenti di Fratelli d’Italia trentini. (qui l’articolo«Nessuno nasce odiando – scrive il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Claudio Cia –  ma l’odio si può imparare e, una volta imparato, esso crea dipendenza, ti uccide dentro. Ci sono politici di sinistra che da tempo immemore non fanno altro che incitare all’odio verso Giorgia Meloni e verso chiunque professi un pensiero conservatore. L’istigare il popolo allo scontro è solamente cattiveria d’animo, questa non è politica. Questi signori si dicono democratici, ma lo sono solamente tra loro. Io invece sono convinto che le idee forti non hanno bisogno di sottrarsi al rispetto e al dialogo, mai»

Più si avvicina il giorno delle elezioni del 25 settembre con la probabile vittoria del centrodestra a traino Giorgia Meloni più il clima diventa avvelenato e violento. Dopo le minacce di morte al governatore del Trentino Fugatti ieri sera al quotidiano l’Adige e al coordinamento di Fratelli d’Italia sono arrivate due buste con lettere di minacce di morte nei confronti della consigliera provinciale di Fdi Alessia Ambrosi e del coordinatore Alessandro Urzì entrambi candidati alle elezioni per Fratelli d’Italia. 

Sulle missive sono immediatamente scattate le indagini della Digos. Nelllo scritto delle lettere sono molto inquietanti i richiami a una stagione tragica del nostro Paese che si pensava finita da un pezzo. L’intestazione riporta infatti come mittenti le Nuove Brigate Rosse

Nella lettera viene preannunciato un «autunno caldo e di fuoco» dopo quelle che vengono definite «elezioni farsa», elencando poi una pletora di concetti complottistici e minacciando iniziative in occasione dell’arrivo a Trento di Giorgia Meloni, previsto per dopodomani, sabato 10 settembre.

Le minacce di morte, scritte con una macchina da scrivere, sarebbero firmate appunto a penna con la sigla ‘Nuove Br Tn’. Dai primi accertamenti, il contenuto e i toni delle minacce ricalcano missive analoghe già inviate negli anni scorsi con altri destinatari.

Dentro una delle lettere ci sarebbero anche le fotografie di Andrea de Bertoldi e Giorgia Meloni.  Entrambi gli episodi sono riconducibili ai partiti legati alla sinistra radicale della nostra provincia.

OVVIAMENTE, “CE LO CHIEDE L’eUROPA”

3 Comments

  1. Comunque con Meloni NON abbiamo risolto nulla. Abbiamo ottenuto più Europa, più Nato, più armi al tacco12 e l’abbiamo vista alla Scala. I clandestini arrivano come prima e più di prima, nessun contrasto agli spacciatori ed alla gentaglia che frequenta le nostre stazioni ferroviarie ( vai a vedere cosa sono la stazioni ferroviarie in Germania!! ).
    Boh, tanto valeva tenere Lamorgese e IlMigliore. Oggi l’Europa ci ammonisce a non fare uscire clandestini dei nostri confini nord, siamo alla comiche dobbiamo fare entrare tutta la feccia E TENERLA.

    • Il nostro grande ministro degli interni si dice disposto a riprendere i “migranti” che sono fuggiti dell’Italia verso nord.
      Ridateci la Lamorgese, preferisco l’originale ad una copia. COSA DOBBIAMO ASPETTARE PER CAMBIARE QUESTO PAESE MALATO ?

  2. Mi vengono i brividi, ricordo quella orribile stagione di odio e morte. Morte che si propagava in ogni dove e dentro la testa dei comunisti o comunistoidi, l’ odio e’ l’ unica loro espressione umana. 1972 Marzo, la prima vittima: il rapimento di Hidalgo Macchiarini dirigente Siemens a Milano, fortunatamente fu rilasciato subito. In quell’ occasione coniarono il motto: “colpiscine uno per educarne cento”. Dio ce ne scampi e liberi che non abbia a ripetersi ma dalla sinistra tutta non sembra abbiano imparato la lezione, anzi, sembra quasi desiderosa di far scorrere altro sangue.

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