Dario Fabbri è un ottimo analista geopolitico. Ex-braccio destro di Lucio Caracciolo, oggi dirige una rivista tutta sua. Un tempo lo apprezzavo per le sue analisi indipendenti e controcorrente che spesso andavano contro la narrazione ufficiale. Oggi, diciamo, che si è leggerissimamente appecorato al cospetto dell’esposizione fatta dall‘Establishmente e dal mainstream. Cosa ha detto? Sostiene che la colpa dell’attentato al Nordstream è da attribuirsi ai russi. Perché? Perché nel Baltico ci sono quattro tubi. Uno è stato stranamente rispamiato. Fabbri risolve il mistero del quarto tubo con queste parole:” è strano che chi vuole sabotare l’infrastruttura lasci un canale aperto, come dire: se volete cambiare idea…ma se cercassimo il colpevole il modus operandi punta verso la Russia”. Et voilà. Detto fatto. Il colpevole è Putin. Però caro Fabbri dimentichi un piccolissimo particolare. Se Putin avesse voluto mandare un messaggio all’occidente aveva nelle sue mani un’ arma devastante con la quale avrebbe risparmiato 12 miliardi di $ e un danno irreversibile al gasdotto: IL RUBINETTO:
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e lascai stare quei siti lì che non servono a un cazzo
Bisogna concludere che il mio idraulico sarebbe in grado di fare “analisi geopolitiche” molto più credibili di quelle fatte da questi “dotti ignoranti” !