
Racconto semiserio sull’invasione russa dell’Italia.
L’Italia, nella torrida estate del 2022, aveva assunto una posizione durissima nei riguardi della Russia e della guerra in Ucraina. Il ministro degli Esteri Di Maio, preso dalla foga guerresca, aveva annunciato, nel celebre discorso dal balcone del comune di Casoria, che la dichiarazione di guerra sarebbe stata consegnata a giorni all’ambasciatore di Russia. Draghi da parte sua, aveva intensificato l’invio di armi pesanti e consiglieri militari all’esercito di Zelensky. Ma fu l’invio a Luglio dei volontari del Battaglione Bruxelles (5.000 combattenti italiani provenienti in massima parte da formazioni della destra nazi-euro-atlantista) la goccia che fece traboccare il vaso. L’invio fu interpretato come LA dichiarazione di guerra, preannunciata dall’incauto Di Maio, a cui la Russia si riservò di rispondere nei modi e nei tempi che avrebbe scelto. Il Comando Supremo russo decise quindi di reagire, mettendo in atto il Piano Alba Nera che prevedeva l’invio del 75° Corpo d’Armata Paracadutisti (70.000 uomini scelti) che aviolanciati, avrebbero dovuto occupare gli aeroporti, le stazioni ferroviarie e le autostrade, paralizzando il paese. Altre truppe scelte avrebbero circondato le basi USA impedendo loro qualsiasi movimento. Gruppi di spetznaz avrebbero invece occupato i palazzi del potere e i centri di comunicazione: Rai, Mediaset e La7. A dar loro man forte sarebbe intervenuta, nei giorni successivi la celebre Quinta Colonna dei putiniani italiani. L‘ Operazione Alba Nera sarebbe scattata all’alba del 25 Luglio. Gli hacker del gruppo Killnet, che lavoravano da mesi al progetto, avrebbero messo fuori uso e “accecato” tutti i sistemi elettronici della difesa italiana e della Nato per 24 ore. In quel lasso di tempo provenienti dalla Siria, dall’Ucraina e dalla Serbia, decine di Antonov An-225 avrebbero lanciato migliaia di paracadutisti sulle maggiori città italiane.
Fine 1a puntata.
Speriamo