“Mentre la Russia sfila sulla Piazza Rossa, migliaia di suoi soldati morti sono ammucchiati in sacchi su treni frigorifero”. Lo scrive su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino, citando il servizio di Al Jazeera English. “I russi si rifiutano di prenderli, così l’Ucraina potrebbe anche doverli seppellire a spese proprie”.

Molti di noi avranno sicuramente letto di serial-killer che hanno occultato le loro vittime nei freezer. L’immagine ovviamente suscita orrore. Ora provate a pensare a treni freezer (alimentati da chi, da cosa?) pieni di cadaveri di soldati russi abbandonati dentro sacchi bianchi ignominiosamente dai loro commilitoni e dai loro ufficiali. Il parallelo horror è evidente. Non basta. Per gettare ancor di più fango sui russi e Putin, viene raccontato che nei pressi di Karkhov sono stati abbandonati decine di corpi sempre di soldati russi a marcire nei campi. Orrore! I russi non li hanno nemmeno sepolti! “Questa è la loro etica!“, scriveva qualcuno, riprendendo le parole di un ministro ucraino. Be’ se questi soldati sono morti in battaglia sotto l’avanzare dei battaglioni Azov, è ovvio che sono rimasti insepolti sul campo. Dovrebbero essere gli ucraini a seppellirli. Del resto potrei postare foto di decine di soldati ucraini “abbandonati” sul terreno di battaglia, ma non potrei certo accusare i loro camerati nazionalsocialisti di averli lasciati a marcire nei campi. Questa è la guerra. Altra cosa sono le psy-ops