La ragazza di Bologna. Storia di una giovane fascista nell’aprile 1945 intende unire la storiografia alla narrativa. Alla ricerca riguardante la vera identità di una anonima ragazza fascista fucilata a Bologna nell’aprile del 1945, basata su documenti di archivio, fa seguito il ricordo di lei visto attraverso la ricostruzione romanzesca di una vicenda completamente dimenticata, svoltasi nei tragici giorni della Liberazione. La narrazione, sia storiografica che di fantasia, parte dalla foto pubblicata da Giorgio Pisanò nella sua Storia della guerra civile in Italia, in cui è ritratta una giovane ragazza che viene condotta davanti a un tribunale partigiano. Sarà poi fucilata. Il suo nome non viene detto. Il tragico destino della “Ragazza di Bologna” diventa emblematico per tutte quelle donne, di una parte e dell’altra, che furono vittime della guerra civile. La ricerca dell’identità diventa quindi al tempo stesso un itinerario nei tragici giorni della Liberazione, quando l’odio e la vendetta presero troppo spesso il sopravvento sulla giustizia. La ragazza di Bologna potrebbe essere Licia, o Cora o una delle tante che furono giustiziate a Bologna tra il 21 aprile e i primi di maggio. Questo libro è stato scritto per non dimenticarle.
E’ uscito in questi giorni il libro dell’amico Luigi De Anna sulla storia della misteriosa ragazza, immortalata in una foto pubblicata da Giorgio Pisanò nella sua opera “Storia della guerraCivile”, arrestata dai partigiani di Bologna nell’Aprile del ’45 e poi fucilata. Il libro che unisce realtà e romanzo, cerca di gettare luce su un episodio oscuro e tragico avvenuto in un tempo lontano. La ragazza sconosciuta, dai grandi occhi fieri, pare chiedere all’Autore, attraverso quella vecchia foto in bianco e nero, di scrivere la sua storia e di renderle quella giustizia che non ebbe allora ma che spetta ad ognuno.
Chi sono le due bestie armate nella foto?
Due gentiluomini bolognesi.
Questi gentiluomini secondo il prof. del CNL sarebbero il modello a cui ispirarsi!… Ma ci siamo?!?🤔