
Ormai il think tank vaccinista sforna idee tutti i giorni. Abbiamo il pentitismo; le accuse di estremismo di destra; abbiamo le storie drammatiche di novax che muoiono intubati piuttosto che farsi iniettare la pozione magica; infine abbiamo le conversioni in periculo mortis con connesso miracolo della guarigione. Lo schema è questo: ci vuole un novax-attore ricoverato in Terapia Intensiva; simil-medici mascherati da astronauti; camera ospedale con macchinari sanitari in funzione con tanto di bip allestita in uno studio televisivo; troupe televisiva con intervistatore anch’egli vestito da astronauta con microfono attaccato ad un lungo supporto per mantenere il distanziamento. L’intervistatore, in genere di Piazza Pulita o Fanpage o di altre trasmissioni La7, chiede all’ex moribondo qual è stato il percorso che lo ha condotto alla miracolosa guarigione. Il copione è sempre lo stesso. Si inizia da: “Non credevo nel vaccino. Ero un novax convinto. Ho partecipato a tutte le manifestazioni finché un giorno sono risultato contagiato. Stavo malissimo e sono stato ricoverato in Terapia Intensiva. Qui i medici mi hanno accolto e curato con amore. Poi è accaduto il miracolo. Ero sedato e intubato. Ad un tratto mi è apparsa una luce fortissima ed accecante. Promanava da un’ ampolla contenente il Santo Vax. Udii una voce che mi diceva: “Kevin, Kevin perché mi perseguiti?!” In quel momento mi sentii colpevole e risposi che mi pentivo amaramente di tutte le mie azioni precedenti. Il rimorso mi faceva stare male e piangevo calde lacrime. A quel punto la Voce diventò rassicurante, dolce. Un bellissimo giovane, dai capelli d’oro, vestito di bianco con le ali mi si avvicinò e con una siringa mi inoculò il Santo Vax. Mi svegliai in un bagno di sudore. I medici intorno mi sorrisero: ” Sei salvo!”
Buongiorno Krancik.
Dal momento che non è permesso nemmeno ai parenti di andare a trovare il proprio caro, mi chiedo come sia infatti, possibile, che ad una troupe televisiva (composta come minimo da intervistatore + cameraman), sia concesso entrare in una covid-area.
E mi chiedo come mai non vadano mai ad intervistare, al contrario, un “vacchinato” che si è ammalato lo stesso, e sentire un po’ se è tanto lieto di essere finito magari intubato o comunque in intensiva, nonostante il siero magico promosso dallo stato (minuscolo) come acqua santa.
Ma la massa della gente, dorme, e non so cosa ci voglia per farli uscire dal sonno della ragione.
In Germania sono saltati fuori dei veri e propri contratti stipulati con dei giovani per fingersi malati e fare da comparse.
Che tristezza.
L’altro giorno ho sentito per telefono un amico vaxinato. “Non vedo l’ora che mi chiamino per la terza dose”…Sono così. Per tanti di loro il vaxino è sacro.
Il “Secolo d’Italia” è in prima fila nella campagna
venduti.
Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere.
Conversione sulla via del San Raffaele ….. e mica capita a tutti