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Il Ciclo di re Utra

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I Fratelli della Tavola Quadrata


C’era una volta un regno tenebroso guidato da un re dall’animo cupo ed oscuro. Egli viveva nel castello di Tolemac posto nella Terra delle Nebbie Eterne, dove la luce del sole non penetrava mai. I suoi sudditi erano una specie di pupazzi che ubbidivano ai suoi ordini e a quelli dei Fratelli della Tavola Quadrata: 18 Fratelli suddivisi in tre logge: 6 di scienziati virologi, 6 di scribacchini e 6 di politici. Il nome del re era Utra Pendragon, discendente della stirpe dei Draghi. Come dicevo, i suoi sudditi gli ubbidivano in tutto e per tutto. Questa ubbidienza cieca e assoluta derivava dal fatto che Utra Pendragon li aveva “pungiuti” con una pozione magica, dicendo loro che li avrebbe preservati dal terribile Morbo Covidus che dal regno della Libertà, il suo nemico Artù aveva sparso nel mondo. Era ovviamente una fake news, ma grazie ai Fratelli della Tavola Quadrata preposti alla Menzogna, questa narrazione era diventata una verità accettata. Anzi i sudditi accecati dall’odio verso i novacs – così venivano chiamati gli abitanti del regno di Artù – chiedevano sempre più sanzioni contro il regno dei Liberi.

La riunione dei Fratelli della Tavola Quadrata.

Giunse infine il giorno in cui il Re Utra Perdragon e i suoi Fratelli coadiuvati dai consigli della Maga Merlino, si riunirono per decidere le misure contro i novacs che ogni fine settimana protestavano ai confini e dentro il Regno delle Nebbie Eterne. Parlò per primo il Fratello Cecco Pavone che chiese alla Maga Merlino:
” O grande Maga, che Aria Tira?”
” I novacs devono essere pungiuti! E’ pazzesco! E’ pazzesco!” poi roteando gli occhi cadde in deliquio.
Intervenne poi il Fratello Mentona:
“Nel mio laboratorio di dibattito ho eliminato la presenza di qualsiasi novacs!”
Un applauso accolse le parole del Fratello riccioluto.
“Pazzesco!” fu il commento della Maga che si era ripresa dallo svenimento;
“Bravo!” rispose il Fratello Virologo Crisantemi.
Poi iniziò a parlare Re Utra Pendragon.
“Ho deciso di applicare questo protocollo al regno dei ribelli arturiani. Sarà circondato dai soldati del Fratello Generale Pennuto e dalle Forze dell’Ordine della Sorella La Mortese. Nessun novacs potrà entrare nel Regno delle Nebbie Eterne. Chi lo farà sarà pesantemente punito. I novacs dovranno rimanere chiusi in casa e non potranno godere dei diritti dei nostri sudditi pupazzi finché non saranno “pungiuti”. Se non fosse sufficiente, passeremo al piano di guerra psicologica che sarà illustrato dalla Sorella Gruberi. A te la parola mia preziosa Lilì!”
Prese la parola la celebre raccontaballe :

“Il programma di annientamento psicologico avrà questi step:
1) criminalizzazione dei novacs fatti passare come “untori”;
2) criminalizzazione dei novacs fatti passare come violenti, omofobi, razzisti, sessisti, antisemiti;
3) propaganda mezzo agenti provocatori prezzolati dal Fratello Formiglione che subappalterà alla FICA (Fanpage Intelligence Central Agency) il compito di delegittimare i novacs; ed infine la campagna “Pentiti”, grazie alla quale mineremo le certezze di questi pazzi anti-vaccino. La campagna ci costerà un occhio della testa in talleri e fiorini d’oro, ma siamo sicuri che avrà effetti devastanti sullo schieramento novacs. A tale proposito abbiamo portato dalla nostra parte un pezzo da 90 novacs: il pentito dottor Becco ed altri all’uopo prezzolati.”
“Pazzesco!” commentò la Maga Merlino. ” Intervisterò Becco nella mia spelonca!”
“Prima verrà nella mia Piazza Pulita!” disse il Fratello Formiglione.

Nel mentre la discussione continuava animata, entrò nella sala il Fratello scribacchino di corte “Don” Vespone, soprannominato “don” per via dei suoi modi curiali e preteschi, il quale ilare e giulivo, saltellando e ridendo, andava salmodiando: “Ho fatto la terza! Ho fatto la terza (dose NdA) e voi no, e voi no…”. Re Utra lo invitò a sedersi e finire di fare il pagliaccio, ma “Don” Vespone continuò. Re Utra allora fece un cenno al Fratello virologo Gallo il quale preso un siringone inoculò al saltellante giornalista, 3 pozioni magiche pfizeri. Vespone cadde a terra con un sorriso. Fu portato sul suo sedile e lì lasciato ronfare. I suggerimenti per contrastare i novacs portati nella riunione furono tutti approvati all’unanimità.

Il Sabato di Passione


Come tutti i sabati iniziarono le manifestazioni contro le restrizioni a carico dei novacs. Milioni di persone scesero in piazza manifestando anche nelle Terre delle Nebbie Eterne. Le milizie di Re Utra, comandate dalla Compagna La Mortese cercarono di arginare la marea umana. Ma invano. Re Utra allora fece riunire in gran fretta il Gran Consiglio dei 18 Fra.’. per decidere sul da farsi. Fratello Virologo Bassetto suggerì di spargere nell’aria il virus dell’Ebola e poi raccogliere i cadaveri in casse da morto, caricarle sui carriaggi del Fratello Generale Pennuto, e poi bruciare le salme in luoghi lontani. L’idea fu in linea di massima approvata, ma come ultima ratio. Prima si sarebbero dovute percorrere altre strade. Il Fratello Formiglione ebbe allora un’idea luminosa:
“Mandiamo la sorella Selvaggina Muccarelli al Circo Massimo. Lei è bravissima nel provocare. Vedrete, qualcuno dei pazzi novacs le metterà le mani addosso e domani i banditori porteranno a conoscenza di tutto il popolo la notizia dell’aggressione. Un dipintore, Mannello, illustrerà la scena che faremo poi stampare in milioni di copie ed affiggere in ogni angolo del Regno. Mettere le mani su una donna, come voi sapete è un reato gravissimo, anche nel Regno dei Liberi. Sarà un colpo terribile per gli arturiani!
“Così sia fatto!” sentenziò re Utra.
“Pazzesco!” disse la Maga Merlino in ginocchio su una gamba mentre recitava la preghiera del “Black Live Matter!”

Selvaggina kamikaze

L’agente speciale fu convocata e le fu detto cosa doveva fare: doveva andare in mezzo ai novacs e insultarli con domande provocatorie e offensive. Intorno a lei, in caso di pericolo ci sarebbero stati una cinquantina di agenti pronti a salvarla. La donna, completamente mascherata si mischiò alla folla novacs. Cominciò a provocarli con affermazioni idiote tipo:
“Lo sa che lei è un untore?” ” Lo sa che la Terapia Intensiva lo attende…”, ma nessuno nonostante la sua insistenza rispose. Selvaggina cominciò ad innervosirsi e a sbracare. Il fatto che nessuno reagisse la rendeva pazza. Decise di fare una cosa: battere violentemente la testa contro un albero e poi dare la colpa ai non vaccinati di averla picchiata. Si gettò contro un pino marittimo battendo una craniata epica. Il sangue iniziò a sgorgare copioso. Gli uomini della protezione accorsero prontamente, la sollevarono e la posarono su una lettiga, portandola al Pronto Soccorso della zona. Qui fu bendata e sedata. Alcuni scribacchini lì presenti, chiesero cosa era successo. Il capo della squadra di protezione disse:
“Ha stato i novacs, che l’hanno menata nella testa. Il dipintore Mannello ha fatto l’identikit dell’aggressore. Mostralo Mannello!”.
Il ritratto era quello spiccicato di tale Castellino, noto picchiatore appartenente ad un gruppo di novacs estremisti.
“Dicetelo a tutti che ha stato Casdellino con il suo gombare Fiore!”
Il giorno dopo la notizia fu clamorosamente smentita datosi che il Castellino e il Fiore erano in galera da due mesi. I novacs segnarono un punto a loro favore. Ma non era finita. Selvaggina risvegliatasi dalla botta cominciò a dare i numeri. Disse che la pozione magica l’aveva avvelenata e che nel suo corpo si aggiravano demoni che stavano distruggendo i suoi organi. La poveretta fu portata dal Gran Sacerdote di Satana Gorgoglio che, nonostante gli esorcismi satanici, non riuscì a farla tornare in sé. Fu ricoverata nell’ospitale per matti e sottoposta a vaccinazioni continue. Solo le imposizione delle mani del Savio Savianus, riuscì a guarirla e a farla tornare sulla retta via.

Terzo step

Dopo il fallimento della missione della Selvaggina Muccarelli fu deciso di passare al 3° step, quello degli agenti provocatori della F.I.C.A.Fratello Formiglione fu incaricato di organizzare un’operazione di intrufolamento grazie agli specialisti del Fanpage Intelligence Central Agency. Furono assoldati all’uopo tre sedicenti scribacchini che si sarebbero dovuti infiltrare fra i ribelli della città di Mediolanum. Dopo alcune settimane di appostamenti e partecipazione a manifestazioni i tre avevano stretto amicizia con uno del leader del movimento arturiano, conosciuto nell’ambiente come il Barone Nero. Tramite lui i finti novacs arrivarono ai vertici dei ribelli. Spacciandosi per ricchi commercianti di stoccafissi si dissero pronti a finanziare il movimento con 100.000 talleri d’oro. Il capo, un ex-pugile, dette il suo benestare all’operazione e delegò il Barone Nero all’operazione. Tutto fu preparato alla perfezione. La trappola sarebbe scattata la mattina seguente. Il Barone Nero accompagnato da una donna avrebbe dovuto ritirare il borsone con il denaro alla Taverna degli Allocchi. Dentro la bettola ci sarebbero stati, travestiti da perdigiorno e ubriaconi, i migliori scribacchini del Regno delle Nebbie Eterne pronti a descrivere la scena della consegna del denaro, nonché numerosi gendarmi pronti ad arrestare il capo novacs in flagranza di reato. Tutto andò secondo i piani. Il Barone Nero e la misteriosa Dama Nera presero il borsone e usciti fuori salirono su un carro. L’uomo aprì la sacca, ma, sorpresa! al suo interno non c’ erano i talleri, ma libri di Scienzah medica di Buriono, Gallo, Crisantemo , Capuana, Viola, Pregliasconi ed altri. Il Barone Nero non fece a tempo ad imprecare e dare in escandescenze che i poliziotti gli furono addosso. Fu portato nella prigione di San Vittore e chiuso in una cella. Il giorno seguente Formiglioni, nella sua Piazza Pulita gremita di pupazzi vocianti e di ospiti fra i quali spiccavano: Pentolaro, De Diavolis, conosciuto anche come “er Puffo”, Cecco Pavone, Davide Sparenzo, Gad Lerder, Gilett Le Beau ed altri, si discusse dell’episodio. Fu invitato anche un novacs che, non appena aprì bocca, venne sepolto da secchiate di melma e merda e rifiuti organici marci frullati. Il colpo per la credibilità del regno dei Liberi fu durissimo.

Il sagace Silerius…

Nonostante tutte le psyop messe in campo, da quelle più squallide come l’espediente miserabile dei pentiti o il trucco indecente dei novacs in Terapia Intensiva che chiedevano pietà, il regno arturiano dei Liberi continuava a resistere. Re Utra decise che avrebbe sentito il parere del governo. Riunì quindi i ministri e i viceministri. Prima però si recò nella Spelonca Sacra dove aleggiava lo spirito del Venerabile Saggio Mattarello per chiedergli consiglio. L’Ombra del Saggio , alla domanda su cosa fare, rispose, come sempre, in modo sibillino:

” Attenti. Pungiture del pungitopo
Ondata nell’Acquario verso il Sagittario congiunta
peste, carestia, morte per mano militare:
il secolo s’avvicina del rinnovamento. … il morbo arriva. Vincerà 9 a 1

Attenti al lungo viaggio. Gulash ad Oriente. Gelo.”

Poi girando le spalle al Re, l’Ombra rientrò nel suo loculo.
“Cazzo ha detto maga Merlina?!
” Pazzesco! Il Venerabile ci consiglia le punture di pungitopo di massa. Poi il Generale Pennuto porterà peste, carestia…il Milan vincerà 9 a 1…Infine che mangeremo il gulash ad Est”
“Il gulash?! Maga Merlino, mi sa che non hai capito un cazzo!” rispose irritato il Re Pendragon dei Draghi.
“Pazzesco!” disse sconsolata la maga.


Nella riunione del Governo Reale i ministri dissero la loro. Salvino l’Ondivago pose dei paletti all’Operazione Pungitopo, ma poi subito li tolse; Letta il Parigino propose pene corporali per i novacs; il Conte delle 5 Stelle suggerì di rinchiudere i ribelli in apposite strutture controllate dalle truppe del Generale Pennuto.
Infine il sagace Silerius consigliò di chiudere in casa i novacs; di sigillare porte e finestre e di nutrirli attraverso una fessura della porta con pane ed acqua. Poi dalle finestre mostrare loro polli arrosto, patatine novelle fumanti; bistecche, raperonzoli, fagioli all’uccelletto e torte. Insomma tutte le leccornie possibili.

“Vedrete che dopo una settimana chiederanno di essere pungiuti!” Il consiglio fu accolto da un applauso e votato all’unanimità. L’operazione fu affidata ai più fanatici ultravacs : Brindiso, Teleso, Floriso, Cartabellotto, Klausdavio, coordinati da due Fratelli della Tavola Quadrata: Bassetto e Cecco Pavone. L’ordinanza Reale fu firmata dal Re e da tutti i ministri.

La pozione magica

Il piano di Silerius il Saggio fu preparato dal pool di ultravax nei minimi dettagli. I “pungiuti” con l’Elisir della Salvezza sarebbero stati dotati di un salvacondotto verde che avrebbe permesso loro la libera circolazione; mentre i novacs trovati senza il documento sarebbero stati arrestati, multati e portati in carcere. Al resto dei ribelli fu ordinato di rinchiudersi in casa e di non uscire. In quei giorni però accadde un fatto straordinario e inaspettato. La Pozione Magica inoculata cominciò a perdere ogni forza. Migliaia di “pungiuti” furono aggrediti dal Morbo e si ammalarono, riempiendo le corsie degli Ospitali.

Re Utra incazzatissimo riunì il Gran Consiglio e chiese ragione ai Fratelli Virologi di quanto stava accadendo. Il Fratello Virostar Pregliasco a nome di tutti i suoi colleghi accusò la Maga Merlino del fallimento della Pozione.

” E’ lei che ha preparato l’Intruglio!”

Re Utra si rivolse alla Maga e le chiese ragione del disastro.
“Magaccia dei miei calzari! Hai visto cosa hai combinato?! Ora nel Regno degli arturiani i novacs rideranno di noi! Cosa hai da dire a tua discolpa?!”
“Pazzesco, Sire” Poi si genuflesse su un ginocchio e contrita chiese perdono recitando salmi nella lingua del BLM.
“Preparerò con le tre Streghe : Murgias, Costamagnas e Panellas una pozione magica potentissima. La Terza pozione, che renderà indistruttibili e immunizzati per 10 anni tutti i Pupazzi del Regno!”
“Mettiti al lavoro, Maga e bada di non deludermi!” disse il Re con tono minaccioso.

La maga e le 3 streghe

La Maga Merlino convocò le 3 Streghe. Insieme iniziarono a pensare alla composizione della Pozione Magica n°3. Per non incorrere in errori consultarono il Santo Fratello Savianus che viveva in cima ad una costruzione nella città di Nova Yorckus. Il Venerabile dette delle dritte, regalando loro una polvere magica potentissima proveniente dalla famigerata Terra dei Fuochi che avrebbero dovuto mescolare al loro intruglio malefico.
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“Con questa polvere farete una pozione potentissima. Dovrete solo dosare bene le componenti. Un minimo errore e sarà la fine!”. Detto ciò lo Santo Savianus scomparve in una nuvoletta fritta.
Le tre Streghe e la Maga si misero al lavoro. Per prima cosa bollirono nel pentolone ali di pipistrelli cinesi delle Caverne dello Yunan; pesce fracico del Mercato di Wuhan; un pugno di sabbia del Papeete; 1 Kg di cacca di migrante ; 10 lacrime di Mimmo Lucano; cinque topi di fogna; 5 ghiandole velenifere di vipera; 17 scorpioni neri; scarafaggi, zecche, e vermi quanto basta. Il Tocco finale fu quello con la polvere della Terra dei Fuochi. Terminata la composizione, iniziarono a girare con un mestolo il calderone fumante. La brodaglia dopo un’ora e 45 minuti esatti era pronta. Mancava solo una cavia. La individuarono nella Palombella. Era costei una nota scribacchina e banditrice di piazza che non perdeva occasione per raccomandare a tutti la pozione magica. Lei stessa si era fatta, unica nel Regno, la leggendaria 4a Dose. Contattata si disse prontissima all’esperimento. Fu inoculata. Le fu chiesto come si sentiva.

“Benissimo!” disse. “Mi sembra di stare in paradiso…” Poco dopo ebbe una serie di orgasmi e se ne andò emettendo gemiti di piacere
“E’ pazzesco! Funziona!!!” disse la maga Merlina. “Portiamo l’intruglio da Bassetto, Gallo , Buriono e gli altri. Nella loro topaia riempiranno le boccette per le inoculazioni! Nei prossimi giorni cominceremo a combattere e sconfiggere il Morbo!”

Lo stato di Emergenza

Nella Spelonca dei Virologi ferveva il lavoro Macchinari diabolici riempivano boccette con il secondo intruglio. La Maga Merlino entrò e raggiante disse: ” Ecco la Terza Pozione!” Consegnò la pergamena con la formula segreta e ordinò loro di iniziare la produzione.

“Con questo nuovo Elisir, nessuno nel regno di Utra Perdragon morirà, nessuno finirà intubato; nessuno sarà ospitalizzato. Saremo tutti immunizzati!” I Virologi accolsero la notizia con un “hurrah!” di gioia e si misero tutti al lavoro.
Nel frattempo Re Utra, avuta la meravigliosa notizia, convocò i Fratelli della Tavola Quadrata.
“Ho da darvi una notizia stupenda. La Maga Merlina ha prodotto la Terza Pozione ed è stata testata con successo sulla scribacchina di corte, Palombella. A breve sarà prodotta in massa e immunizzeremo il popolo dei Pupazzi. Il Generale e i suoi pennuti sono pronti alla ‘pungitura’ casa per casa. Nel frattempo, visto che i novacs continuano nella loro pervicace resistenza, scateneremo una campagna di terrore. Aumenteremo ad arte il numero dei contagiati, degli intubati e dei morti che saranno attribuiti tutti ai novacs.Fratello Scanzo e Mentona pianificheranno la campagna terroristica dando istruzioni a tutti i pennivendoli e scribacchini di corte. Immediatamente dopo emaneremo leggi severissime contro i novacs e prorogheremo lo Stato di Emergenza e di Guerra.”
Tutti i Fratelli della Tavola Quadrata approvarono le decisioni di re Utra Perdragon de’ Draghi.

I due fra .’. scribacchini si misero al lavoro. Per prima cosa organizzarono dibattiti pubblici dove invitavano anche un non vaccinato, “per tutelare i diritti delle minoranze”, dissero. In realtà si trattava di veri e propri agguati. Il disgraziato interveniva sereno e sicuro di poter interloquire democraticamente con gli avversari, ma poi veniva puntualmente circondato da una masnada di ultravax posseduti e indemoniati. Il malcapitato, dopo essere stato insultato e insolentito, in genere abbandonava il campo fra i fischi e gli sberleffi del pubblico. Queste trappole servivano a dimostrare l’assoluta pochezza delle tesi novacs. I risultati di questi incontri venivano illustrati su fogli pergamenati che venivano affissi sulle porte delle case del regno. La gente formava capannelli e rideva a crepapelle. Poi c’erano spettacoli con marionette nei quali alla fine il novacs di turno veniva bastonato dalle altre marionette e scappava, fra le risate generali.
Nel frattempo le prime dosi della terza Pozione Magica furono consegnate al Generale Pennuto, con l’ordine di “pungere” per primi tutti i vaccinati. Gli effetti furono incredibili. Per un mese o poco più, i pungiuti parevano assatanati. Presi da una fame inestinguibile di sesso, cominciarono ad accoppiarsi dovunque e con chiunque: per strada, in casa, nei luoghi sacri, senza alcuna vergogna e ritegno. Uno spettacolo penoso e che destò preoccupazione nei novacs e che portò loro alla mente il racconto biblico di Sodoma e Gomorra. Poi avvenne che anche la Terza Pozione Magica iniziò a perdere forza. Subentrò nei pungiuti uno stato di profonda depressione accompagnato da fenomeni impotenza negli uomini e frigidità nelle donne. Ogni giorno che passava l’umanità dei Pupazzi precipitava nel pozzo nero della disperazione. Iniziarono le prime proteste contro il Re e i Fra .’. . “Ci avete avvelenati e resi impotenti!”; “Vogliamo tornare liberi!” furono gli slogan. Addirittura alcuni sfiorarono la blasfemia urlando: “Vaccino assassino!” Per placare la tempesta che stava montando, re Utra convocò i Fratelli della Tavola Quadrata e la Maga Merlino.

La Riunione

Come i lettori potranno immaginare, la riunione dei Fratelli della Tavola Quadrata fu tempestosa. Re Utra Pergragon con gli occhi iniettati di sangue, investì la maga Merlino coprendola di insulti. La stregona genuflessa su un ginocchio ascoltò il Re. Poi chiese la grazia di discolparsi. Le fu concesso. Accusò senza mezzi termini il Venerabile Fratello Stilita Savianus di aver avvelenato la pozione magica con la polvere della Terra dei Fuochi. Anche le tre Streghe: Murgias, Costamagnas e Panellas confermarono: La Pozione sarebbe stata valida se non fosse stata aggiunta la polvere maledetta.

Re Utra ordinòdi far condurre Il Venerabile Savianus al suo cospetto. Nel contempo ordinò alla Maga Merlino e alle tre Streghe di preparare immediatamente la 4a Pozione da distribuire alla popolazione dei Pupazzi. Pena il rogo.

Il Venerabile Savianus, catturato e portato in catene davanti al Re fu accusato di tradimento e di sabotaggio. La pena fu terribile. Fu consegnato nelle mani dei Casalesi. Una tribù che viveva ai confini del regno e che odiava per questioni di loschi affari il Venerabile. Da allora non si seppe più niente di lui.
La maga Merlino e le tre Streghe in combutta con i Virologi si misero al lavoro e in pochi giorni prepararono la quarta Pozione. As usual fu testata sulla scribacchina Palombella. L’effetto fu straordinario. La donna uscì dalla depressione che si era impossessata di lei. Cominciò a salterellale felice come una cinciallegra:

“Sto benissimo! Ora sono libera! Grazie Virologi, grazie Maga e streghe!” Fu portata a corte e anche il Re e iFratelli della TavolaQuadrata furono favorevolmente colpiti. Alla scribacchina di corte fu consegnata, in virtù della sua dedizione alla sperimentazione delle Pozioni Magiche un Salvacondotto Reale Verde.

“Con questo”, disse il Gran Ciambellano di Corte, Vespone, potrai andare dove vorrai: nelle piazze, nei teatri, nei mercati; potrai danzare, scopare, andare al mare. Insomma potrai fare tutto quello che vuoi.” Secondo il Virologo di Corte Gallo, anche la copertura contro il Morbo era assicurata al 267% e sarebbe durata 5/10 anni.

La produzione


Le pozioni prodotte nella Spelonca della Pfizeri, cominciarono ad essere inoculate fra i Pupazzi dagli uomini del Generale Pennuto e dagli accoliti del Compagno Spiranza, conosciuti come gli Uomini Bianchi per via di un lenzuolo che indossavano per ripararsi dal Morbo. Tutto pareva andare per il meglio, anche se in verità, una notte al Re apparve l’Ombra di Mattarello. Muto. Ma dai suoi occhi scendevano alcune lacrime di sangue. Poi, com’era venuto sparì. Utra rimanse turbato dalla visione. Ne chiese il significato alla Maga Merlino e alle tre Streghe. Tutte furono concordi nel dare un’interpretazione positiva al sogno.
“O grande Re. Il sangue che sgorgava dagli occhi di Mattarello è il sangue dei novacs che pagheranno con la vita la colpa di aver diffuso il Morbo! Stai tranquillo. Guarda come i tuoi sudditi dopo la pungitura sono felici. Saltano dalla gioia. Andra tutto bene! Ce la faremo!”.


Maledetto il giorno in cui il Re dette ascolto alle quattro carampane! Egli non sapeva della tempesta che stava addensandosi sul Regno delle Nebbie Eterne.


La scribacchina di Corte , dopo un mese iniziò a deperire e ad uscire di senno. La stessa cosa accadde al popolo dei Pupazzi. Cominciarono a scontrarsi fra loro in risse e battaglie violentissime. Ognuno di loro voleva bere il sangue dell’altro (le lacrime di Mattarello! Ecco il vero significato). Re Utra fece uscire l’esercito del Generale Pennuto e le schiere della ministra La Mortese per tenere sotto controllo l’ordine pubblico. Purtroppo anche i soldati pungiuti con la quarta pozione cominciarono ad uccidersi fra loro con frecce, spade e lance. Il regno stava precipitando nel Caos.


I novacs alla riscossa


A queste notizie, nel Regno dei Liberi, fu organizzato un esercito pronto a muoversi e ad invadere il regno delle Nebbie e delleTenebre. Non dovettero attendere molto. La guerra fratricida dei Pupazzi aveva fatto piazza punita degli ultravax. Coloro che si erano salvati, si barricarono nel Castello di Tolemac, sperando di sfuggire all’ira dei Novacs.

Re Utra tentò di trattare una resa condizionata in cambio della sua vita e di quella dei suoi manutengoli. Il Comandante delle forze ribelli, Putzer, assicurò loro che nessuno sarebbe stato toccato se si fossero arresi. Avrebbero solo dovuto scontare una pena in un “ridente luogo fra la natura incontaminata“. Poi, scontata la pena, sarebbero tornati tutti alla loro vita. Non appena Re Utra firmò la resa, accadde un miracolo. Il Morbo com’era apparso, svanì. Niente più contagi. I novacs potevano riprendere la vita di prima. Per gli ultravax, iniziava la detenzione “nel ridente luogo di villeggiatura“.

Il viaggio durò oltre un mese. La lunghissima carovana attraversò pianure e montagne. Durante il viaggio tutti furono trattati bene, tant’è che alcuni fra i Fratelli della Tavola Quadrata manifestarono ottimismo. “In un due o tre di mesi saremo fuori per buona condotta!” disse Cecco Pavone. Anche Teleso, Sparenzo e Vespone si mostrarono d’accordo. Giletto e Brindiso scommisero che avrebbero mangiato il panettone nelle loro case. Burioni propose di brindare alla “vacanza” che li attendeva. Solo Gallo rimase cupo in un angolo. Le Virologhe Capuano, Violetta, Gavalotti e le altre dissero che il cambiamento d’aria avrebbe giovato a tutte. Anche i politici erano di buonumore. Salvino saltava come un grillo; Phico cantava canzoni napoletane in stile neomelodico; la Cirinnà e la Boldrini e le altre ex-femministe si erano date alle cure domestiche: ricamavano, facevano la calza, rammendavano e così via. Gli altri politici preparavano emendamenti e proposte di legge da consegnare al Comandante Putzer, una volta giunti nel luogo di destinazione. Re Utra e i Fratelli della Tavola Quadrata, nel carro reale, continuavano invece a tramare e a complottare. Re Utra disse, bisbigliando: “Non temete. fratelli, quando torneremo a casa, i Fratelli Occulti dello Stato Profondo, ci daranno un nuovo Morbo così torneremo a comandare grazie al terrore e grazie ad un nuovo Stato di Emergenza.

Termine del Viaggio.


Uno degli ufficiali di scorta novacs. annunciò ai prigionieri che il viaggio era terminato. I detenuti scesero dai carri. Era la fine di Settembre e tutti erano vestiti con indumenti estivi: magliette, bermuda, infradito. Un’aria frizzantina per non dire fredda li accolse. Tutto intorno foreste sterminate. Si avviarono a piedi verso l’entrata del Campo di Soggiorno. Sulla grande porta d’ingresso presidiata da due torrette, campeggiava una scritta: “SIBERIA:BENVENUTI ALLA KOLYMA!”

Ps: per un difetto di pronuncia dell’Ombra del Saggio Mattarello, la profezia era stata mal intesa. Il Saggio non intendeva GULASH, ma GULAG. Ma re Utra e i suoi fratelli non potevano saperlo.

16 Comments

  1. Caro Alfio, una fantasia fertile complimenti, bellissimo. A chi facciamo fare il Gollum ? Io vedrei bene Vespa (altrimenti potrebbe fare Vermilinguo), i puntuti li possiamo annoverare fra gli orchi direttamente. Saruman e’ praticamente Ultraperdragon … Sauron ? Bill Gates ed abbiamo fatto ….

  2. Divertente.
    Cosa intendi per “se a qualcuno interessa si prenoti”?

  3. روزي روزي

    Nonostante sia un racconto tristemente realistico… ho riso a crepapelle 😀
    Genesi 5
    28] Lamech aveva centottantadue anni quando generò un figlio

    [29] e lo chiamò Noè, dicendo: “Costui ci consolerà del nostro lavoro e della fatica delle nostre mani, a causa del suolo che il Signore ha maledetto”.

    [30] Lamech, dopo aver generato Noè, visse ancora cinquecentonovantacinque anni e generò figli e figlie.

    [31] L’intera vita di Lamech fu di settecentosettantasette anni; poi morì.

    [32] Noè aveva cinquecento anni quando generò Sem, Cam e Iafet. Poi arrivarono le multinazionali del farmaco… e il signore disse: “Maledetto sia l’uomo che prevarica sui suoi simili”.

  4. La Spelonca Sacra del Saggio Mattarello … l’ Ondivago Salvino …. aaaahhhhhhhh !!!

  5. Alfio genio! <3

  6. روزي روزي

    Alfiuzzo mio ho trovato nella soffitta della mi’ nonna questo vecchio televisore: look at this and se vuoi puoi condividere con tutti i tuoi contatti… ♥ https://youtu.be/wAFljjFNb3E Enjoy ♥

  7. روزي روزي

    A giuicare dai pochi “like” significa che finalmente hanno capito e stanno meditando sulla fugacità della vita … Ameen ya rab alameen ♥

  8. Loretta Garzena

    Bellissimo!!! Mai letto cosi volentieri, aspetto la trilogia🤣

  9. روزي روزي

    Alfiuzzio, perdona la mia sfacciataggine, qui c’è bisogno di un sequel e di uno spin-off 😀 ti do l’incipit : LA DISPUTA TRA DIO E SATANA
    Fonte: internet:
    «La nostra disputa con Dio», riprese il diavolo sistemandosi più comodamente (sul water), «non è cambiata nel corso dei secoli. Mentre Dio afferma che l’uomo è creato a sua immagine e somiglianza, io di contro affermo che è invece a mia immagine e somiglianza». Infatti tutti quei burloni che si spacciano per illuminati quando vanno in bagno e si siedono sulla tazza del water… la fanno uguale a quella che fai tu.
    Matteo 10,28
    E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; temete piuttosto Colui che ha il potere di far perire l’anima e il corpo nella Geenna.

  10. روزي روزي

    فَٱلْيَوْمَ نُنَجِّيكَ بِبَدَنِكَ لِتَكُونَ لِمَنْ خَلْفَكَ ءَايَةًۭ ۚ وَإِنَّ كَثِيرًۭا مِّنَ ٱلنَّاسِ عَنْ ءَايَـٰتِنَا لَغَـٰفِلُونَ ٩٢
    Surah 10 ayat 92. Oggi salveremo il tuo corpo, affinché tu sia un segno per quelli che verranno dopo di te» [nota 37]. Ma in verità la maggioranza degli uomini è incurante dei segni Nostri.
    https://youtu.be/ReCxCL64p9k 😀

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