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Alberto da Giussano (in lombardo Albert de Giussan, in latino Albertus de Gluxano) è un personaggio leggendario del XII secolo che avrebbe partecipato, da protagonista, alla battaglia di Legnano (29 maggio 1176)[2]. In realtà, secondo gli storici, l’effettivo capo militare della Lega Lombarda nel celebre scontro militare con Federico Barbarossa fu Guido da Landriano[3]. Analisi storiche fatte nel corso del tempo hanno infatti dimostrato che la figura di Alberto da Giussano non è mai esistita[4].
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carroccio
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La decadenza del Carroccio avvenne per l’evoluzione delle tattiche di guerra. Quando iniziarono a comparire eserciti più grandi e più manovrabili, i fanti comunali vennero sostituiti dai soldati di ventura, che erano privi, essendo dei mercenari, di legami affettivi e di appartenenza alle città[7].
La valenza simbolica del Carroccio, in questo contesto storico, venne quindi meno[7]. Inoltre, da un punto di vista logistico, il Carroccio, essendo un mezzo molto lento trainato da buoi, era poco mobile, e spesso creava intralci alle azioni di guerra, che stavano diventando sempre più veloci[7]. Per tali motivi, il Carroccio, nel XIV secolo, andò inesorabilmente incontro ad una fase di decadenza che portò poi alla sua scomparsa dai campi di battaglia.
wik Soldati fantasma giapponesi
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I motivi per cui questi militari non obbedirono all’ordine di arrendersi agli Alleati sono vari: fedeli al rigido codice etico del Bushidō, che considerava profondamente disonorevole la resa al nemico, molti soldati giapponesi ritennero impensabile che la loro nazione si fosse arresa, arrivando a considerare come propaganda le varie comunicazioni che annunciavano la fine della guerra[2]; altri, tagliati fuori dalle loro unità dopo le offensive degli Alleati, semplicemente non vennero mai a conoscenza della fine del conflitto, o, se ne vennero a conoscenza, scelsero di non rientrare in patria. Molti di loro continuarono ad attuare azioni di guerriglia contro l’esercito statunitense o contro altre forze locali (in particolare contro l’esercito e le forze di polizia delle Filippine), ma altri scelsero di restare nascosti in zone inaccessibili o in appositi rifugi.
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Alberto da Giussano (in lombardo Albert de Giussan, in latino Albertus de Gluxano) è un personaggio leggendario del XII secolo che avrebbe partecipato, da protagonista, alla battaglia di Legnano (29 maggio 1176)[2]. In realtà, secondo gli storici, l’effettivo capo militare della Lega Lombarda nel celebre scontro militare con Federico Barbarossa fu Guido da Landriano[3]. Analisi storiche fatte nel corso del tempo hanno infatti dimostrato che la figura di Alberto da Giussano non è mai esistita[4].
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carroccio
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La decadenza del Carroccio avvenne per l’evoluzione delle tattiche di guerra. Quando iniziarono a comparire eserciti più grandi e più manovrabili, i fanti comunali vennero sostituiti dai soldati di ventura, che erano privi, essendo dei mercenari, di legami affettivi e di appartenenza alle città[7].
La valenza simbolica del Carroccio, in questo contesto storico, venne quindi meno[7]. Inoltre, da un punto di vista logistico, il Carroccio, essendo un mezzo molto lento trainato da buoi, era poco mobile, e spesso creava intralci alle azioni di guerra, che stavano diventando sempre più veloci[7]. Per tali motivi, il Carroccio, nel XIV secolo, andò inesorabilmente incontro ad una fase di decadenza che portò poi alla sua scomparsa dai campi di battaglia.
wik Soldati fantasma giapponesi
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I motivi per cui questi militari non obbedirono all’ordine di arrendersi agli Alleati sono vari: fedeli al rigido codice etico del Bushidō, che considerava profondamente disonorevole la resa al nemico, molti soldati giapponesi ritennero impensabile che la loro nazione si fosse arresa, arrivando a considerare come propaganda le varie comunicazioni che annunciavano la fine della guerra[2]; altri, tagliati fuori dalle loro unità dopo le offensive degli Alleati, semplicemente non vennero mai a conoscenza della fine del conflitto, o, se ne vennero a conoscenza, scelsero di non rientrare in patria. Molti di loro continuarono ad attuare azioni di guerriglia contro l’esercito statunitense o contro altre forze locali (in particolare contro l’esercito e le forze di polizia delle Filippine), ma altri scelsero di restare nascosti in zone inaccessibili o in appositi rifugi.
Con soluzione fisiologica?
Credo proprio di sì.
è la sua morte politica.