
Com’erano brutte, volgari e di destra le parole “utero in affitto“. Mettevano in cattiva luce tutti coloro (in particolar modo gay) che intendevano avvalersene. A questo punto è intervenuto il Ministero della Neolingua Arcobaleno che dopo un’attenta valutazione ha concepito i termini buoni e giusti per far ingoiare alle masse ottuse e refrattarie l’innovazione. “Utero in affitto” è stato quindi tradotto nella lingua arcobaleno in: “gravidanza solidale“. Tutta un’altra musica. Le parole contano eccome! Quelle dei bifolchi fascio-leghisti-nocovid sono come pietre; quelle del Mondo Buono sono dolcissime caramelle.
Sei sempre il migliore, grazie Alfio.
Sei l’unico a rivelare la verità in chiave moderna.
Ho amato Kafka e Orwell, Pirandello e Beckett.
Mi rendo conto che erano dei dilettanti al confronto degli attuali decerebrati bastardi.
Vanno fermati.
utero in leasing
in comodato