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Il giuramento di Ippocrate

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Heather Parisi ha dichiarato che non si vaccinerà, né lei e nemmeno la sua famiglia.

Una presa di posizione netta quella della showgirl, che non è passata inosservata come da lei stesso immaginato: “Sono perfettamente consapevole che sarò derisa, attaccata, emarginata e che molti, in assoluta malafede, mi definiranno ‘novax'”. Queste le parole in un post di Heather Parisi che hanno scatenato la polemica. E oggi è unito anche Roberto Burioni, virologo e divulgatore con un grande seguito social.

Più che essere attaccata se non fa il vaccino e si ammala si attacca. Al tram”, ha scritto Roberto Burioni in un post.

Il giornale.it

C’era una volta la figura del medico. Un uomo che dedicava la sua vita a soccorrere chi stava male, prodigandosi fino allo stremo per guarire il paziente o salvarlo dal male. Un uomo che aveva fatto, prima di intraprendere la carriera medica, il giuramento ad Ippocrate.

«Consapevole dell’importanza e della solennità dell’atto che compio e dell’impegno che assumo, giuro:

  • di esercitare la medicina in autonomia di giudizio e responsabilità di comportamento contrastando ogni indebito condizionamento che limiti la libertà e l’indipendenza della professione;
  • di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica, il trattamento del dolore e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della dignità e libertà della persona cui con costante impegno scientifico, culturale e sociale ispirerò ogni mio atto professionale;
  • di curare ogni paziente con scrupolo e impegno, senza discriminazione alcuna, promuovendo l’eliminazione di ogni forma di diseguaglianza nella tutela della salute;
  • di non compiere mai atti finalizzati a provocare la morte;
  • di non intraprendere né insistere in procedure diagnostiche e interventi terapeutici clinicamente inappropriati ed eticamente non proporzionati, senza mai abbandonare la cura del malato;
  • di perseguire con la persona assistita una relazione di cura fondata sulla fiducia e sul rispetto dei valori e dei diritti di ciascuno e su un’informazione, preliminare al consenso, comprensibile e completa;
  • di attenermi ai principi morali di umanità e solidarietà nonché a quelli civili di rispetto dell’autonomia della persona;
  • di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina, fondato sul rigore etico e scientifico della ricerca, i cui fini sono la tutela della salute e della vita;
  • di affidare la mia reputazione professionale alle mie competenze e al rispetto delle regole deontologiche e di evitare, anche al di fuori dell’esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione;
  • di ispirare la soluzione di ogni divergenza di opinioni al reciproco rispetto;
  • di prestare soccorso nei casi d’urgenza e di mettermi a disposizione dell’Autorità competente, in caso di pubblica calamità;
  • di rispettare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che osservo o che ho osservato, inteso o intuito nella mia professione o in ragione del mio stato o ufficio;
  • di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l’esercizio della professione.»

Da questo Burioni, non mi farei curare nemmeno un foruncolo. Dopo queste dichiarazioni cariche di sarcasmo e dileggio, dovrebbe essere immediatamente radiato dall’Ordine dei Medici.

2 Comments

  1. Manlio Montagna

    direi che ora viene fatto il giuramenti i Ipocrita

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