polèna s. f. [dal fr. poulaine, tratto dalla locuz. souliers à la poulaine «scarpe alla polacca» (poulain significò anticam. «polacco») indicante un tipo di calzatura con punta lunga e rilevata in uso nel medioevo, che somigliava alla prua di una nave]. – Figura scultoria ornamentale posta all’estremità prodiera dello scafo di velieri e navi da diporto che, nella grande epoca della vela, raggiunse forme spettacolari, anche con rappresentazioni mitiche o allusive al nome della nave: polene di navi, in aspetto di soavi angioli classicheggianti (E. Cecchi). Tale raffigurazione, detta in passato mascherone, deriva da quelle scolpite o dipinte a scopo apotropaico sin nell’antichità.
… buongiorno: ne racconto un paio tutte accadute durante la “missione” per il Kossovo nel 1999
Durante l’operzione, raccogliemmo tre barconi pieni di profughi e, come tutti (“grazie”alla martellante propaganda democratica e pluralista), eravamo convinti che si trattasse di kossovari mentre in realtà, grazie ad un nostro collega che parlava le lingue slave, scoprimmo che erano serbi; una volta portati a terra apprendemmo dai vari tg, sia locali che nazionali che una unità MM aveva tratto in salvo profughi … kossovari. Sbagliarono anche il nome dell’unità dove ero imbarcato in quella specifica occasione
Sempre nella stessa operazione, durante il pattugliamento delle coste slave, tutti i giorni “simpatici” scafisti con enormi gommoni carenati in vetroresina, ci dilettavano con eleganti piroette e slalom in mezzo alla nostra formazione … ovviamente nessuna azione di repressione fu intrapresa, nemmeno nei viaggi di ritorno quando il suddetto gommone era vuoto …
Durante la mia vita ho indossato la divisa della marina militare in qualità di sottuffciale addetto a comunicazioni e scoperta, partecipando a diverse missioni internazionali quali Libano 83/84, Golfo Persico 91, Ex Jugoslavia 92 e Kossovo 99.
Quello che vivevo e avveniva sul campo veniva totalmente distorto, quando non addirittura ribaltato dai media ufficiali e, più di una volta ho dovuto discutere animatamente, quando tornavo a casa, con persone che non mi credevano perchè, testuali parole: “ma cosa racconti, la tv e i giornali hanno detto tutt’altro”… si dava credibilità a chi, nella migliore delle ipotesi era, si in zona, ma ben chiuso dentro alberghi di lusso a spese del contribuente ma non a chi sul campo c’era davvero.
un saluto
Piero
dirottati o diroccati?
polèna s. f. [dal fr. poulaine, tratto dalla locuz. souliers à la poulaine «scarpe alla polacca» (poulain significò anticam. «polacco») indicante un tipo di calzatura con punta lunga e rilevata in uso nel medioevo, che somigliava alla prua di una nave]. – Figura scultoria ornamentale posta all’estremità prodiera dello scafo di velieri e navi da diporto che, nella grande epoca della vela, raggiunse forme spettacolari, anche con rappresentazioni mitiche o allusive al nome della nave: polene di navi, in aspetto di soavi angioli classicheggianti (E. Cecchi). Tale raffigurazione, detta in passato mascherone, deriva da quelle scolpite o dipinte a scopo apotropaico sin nell’antichità.
apotropaico|
buonasera
ne avrei da raccontare, in qualità di sottuffciale MM in pensione …
magari domani, in giornata
un saluto
Piero
Aspettiamo le sue testimonianze.
… buongiorno: ne racconto un paio tutte accadute durante la “missione” per il Kossovo nel 1999
Durante l’operzione, raccogliemmo tre barconi pieni di profughi e, come tutti (“grazie”alla martellante propaganda democratica e pluralista), eravamo convinti che si trattasse di kossovari mentre in realtà, grazie ad un nostro collega che parlava le lingue slave, scoprimmo che erano serbi; una volta portati a terra apprendemmo dai vari tg, sia locali che nazionali che una unità MM aveva tratto in salvo profughi … kossovari. Sbagliarono anche il nome dell’unità dove ero imbarcato in quella specifica occasione
Sempre nella stessa operazione, durante il pattugliamento delle coste slave, tutti i giorni “simpatici” scafisti con enormi gommoni carenati in vetroresina, ci dilettavano con eleganti piroette e slalom in mezzo alla nostra formazione … ovviamente nessuna azione di repressione fu intrapresa, nemmeno nei viaggi di ritorno quando il suddetto gommone era vuoto …
Durante la mia vita ho indossato la divisa della marina militare in qualità di sottuffciale addetto a comunicazioni e scoperta, partecipando a diverse missioni internazionali quali Libano 83/84, Golfo Persico 91, Ex Jugoslavia 92 e Kossovo 99.
Quello che vivevo e avveniva sul campo veniva totalmente distorto, quando non addirittura ribaltato dai media ufficiali e, più di una volta ho dovuto discutere animatamente, quando tornavo a casa, con persone che non mi credevano perchè, testuali parole: “ma cosa racconti, la tv e i giornali hanno detto tutt’altro”… si dava credibilità a chi, nella migliore delle ipotesi era, si in zona, ma ben chiuso dentro alberghi di lusso a spese del contribuente ma non a chi sul campo c’era davvero.
un saluto
Piero
suspence