
Se davvero dietro il Covid ci fosse un piano preordinato dalle élite, occorrerebbe rendere merito alla diabolica maestria di colui o di coloro che lo hanno progettato e messo in pratica. L’obiettivo strategico, presentato al Forum Economico di Davos, è quello del Grande Reset. Le tappe intermedie sono dei capolavori di acume politico-sociale. Intanto il fatto di rinchiudere la popolazione agli arresti domiciliari facendo leva sul terrore trasmesso dai media mainstream al servizio delle élite, è una invenzione di coercizione sociale di massa mai vista prima che mai le vecchie dittature del XX° secolo si sarebbero sognate di applicare visto che basavano e perseguivano la loro “legittimità” sul consenso delle masse; in secondo luogo non possiamo fare a meno di rilevare l’annichilimento delle opposizioni e il loro allineamento alle tesi del pensiero pandemico globalista. Opposizioni schiacciate fra l’inderogabile governativo “lo facciamo per il vostro bene” o fra l’essere relegate nel ghetto dei proscritti “negazionisti” e complottisti, secondo la martellante narrazione ufficiale. Ogni speranza di far trionfare la verità pare destinata al fallimento. Una speranza di invertire la rotta poteva venire, forse, da una vittoria di Trump negli USA, ma le élite sembrano aver avuto la meglio anche negli obsoleti, ma alla bisogna sempre validi brogli elettorali. Dovremo bere l’amaro calice fino alla fine. Amen.
sacro graal