
Il professor Zangrillo è da tempo considerato un “revisionista” rispetto al Covid19. Non lo nega, ma sostiene che il vairus “è da tempo clinicamente morto”. Insomma che è depotenziato e non è, quindi, più in grado di nuocere. La sua posizione è stata usata come una bandiera da coloro che hanno avuto un approccio scettico verso la pandemia, negazionisti compresi. A smentire la sua tesi ci ha pensato il fuoco amico di Silvio Berlusconi, affetto ca Covid19 e ricoverato in ospedale. Un brutto tiro del destino cinico, baro e dispettoso.
Beh, dipende. Se il Cav supererà il Cov, Zangrillo avrà dimostrato di avere ragione. Perchè a marzo un 84enne, con le patologie pregresse del Cav (e l’usura fisica …) sarebbe sicuramente morto.
Certo, ma il Cav era supercontrollato e la polmonite è stata presa all’inizio. Fosse stato un vecchietto qualsiasi sarebbe morto se non si fosse presentato dal medico.