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La neo-guerra

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Un tempo le guerre venivano fatte da eserciti armati e il loro fine era quello di annientare il nemico e conquistare territori. Dal 2001, dopo l’11 Settembre, il concetto di guerra è mutato profondamente: niente più eserciti a fronteggiarsi, ma solo guerriglieri, kamikaze, reparti speciali di anti-guerriglia, contractors, droni etc. Da allora si parla solo in termini di guerra asimmetrica, ibrida, bio-etnica (quella a cui stiamo assistendo in Cina, Iran e Italia), psicologica, oppure di guerra liquida. Tutte categorie che ci riportano ad una nuova concezione dei conflitti. Ciò che vediamo nel video, fa parte della neo-guerra. Non più armi da fuoco, ma scontro ibrido fra invasori e difensori dei confini. Da una parte gli invasori-migranti armati di arpioni, corde, pietre e con al fianco Ong, volontari e media mainstream pronti ad appoggiarli sempre e comunque; dall’altra parte poliziotti armati di lancia-lacrimogeni nelle vesti dei cattivi. Non ci sono le ecatombi di morti come nei conflitti del passato, ma anche questa è guerra e il fine è lo stesso: l’annientamento del nemico e la conquista di territori.

5 Comments

  1. Gianfranco Galassia

    Egregio,
    ormai sono anni e anni, che ce la suoniamo e ce la cantiamo mentre la maggioranza italiota peggiora in tutto. Pertanto, alla constatazione di questo fuoco incrociato (invasioni, virus, tasse, bavagli, negazionismi, fazionismi, tradimenti, ecc.) che non ci lascerà scampo, la invito ad unirsi al piccolo gruppo che sto organizzando per andare alle Bahamas a vendere gelati in spiaggia (per dire: profilo bassissimo). Che ne dice?

    Grazie per tutto 🙂

    • La ringrazio per la generosa offerta. La terrò in debita considerazione anche se, sempre per il profilo-pancia-a-terra, avevo pensato di andar a vendere figurine Panini dei politici itliani nelle foreste paraguage. 🙂

      • beh beh beh! potrebbe essere un grosso affare come quello degli specchietti per gi indiani
        (perchè se guardi un politico vedi te stesso come sei veramente)

  2. Quelle stradelle che tu mi fai far,
    cara Rosina, cara Rosina;
    quelle stradelle che tu mi fai far,
    cara Rosina le devi pagar.
    E qui comando io e questa e casa mia,
    ogni dì voglio sapere, ogni dì voglio sapere;
    e qui comando io e questa è casa mia,
    ogni dì voglio sapere chi viene e chi va.
    Devi pagarle con sangue e dolor,
    finché la luna, finché la luna,
    devi pagarle con sangue e dolor,
    finché la luna non cambia i color.
    E qui comando io e questa e casa mia,
    ogni dì voglio sapere, ogni dì voglio sapere;
    e qui comando io e questa è casa mia,
    ogni dì voglio sapere chi viene e chi va.

  3. Non mi capacito di come possa non essere considerata un’aggressione armata questo continuo tentativo di sfondamento violento di un confine. Riconoscerne la natura sarebbe il primo passo per individuare la soluzione. Tra l’altro: vista la composizione della massa degli aggressori per sesso e fasce d’età, come non sollevare il più che legittimo dubbio che si tratti, almeno in parte, di milizie cammuffate?

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