La polemica per il Giorno del Ricordo: vignette negate «Foibe,Krancic censurato dal Pd» Forza Italia attacca i Quartieri:«Non autorizzano le mostre». La replica: «Nessuna richiesta ufficiale»
Gravissimo episodio di censura da parte delle istituzioni fiorentine che con motivazioni speciose hanno impedito la mostra di vignette di Krancic sulle Foibe. L’articolo è apparso stamani sul quotidiano la “Nazione”. Chiedo agli amici di condividere il più possibile.


Le vignette di Alfio Krancic, guru della satira che strizza l’occhio a destra, diventano l’ennesimo pomo della discordia in Palazzo Vecchio.
L’ultima baruffa politica nasce a pochi giorni dal 10 febbraio, data che ricorda i massacri delle Foibe.
A scatenare la polemica è Forza Italia che non avrebbe ricevuto il via libera all’esposizione dei lavori del disegnatore nato a Fiume 72 anni fa .
«I consigli di Quartiere hanno negato l’autorizzazione ad ospitare la mostra di vignette di Krancic» tuonano gli azzurri in merito in merito alla loro iniziativa promossa in occasione del Giorno del Ricordo, lunedì. «Ciò è avvenuto – dicono il capogruppo forzista in Palazzo Vecchio, Jacopo Cellai con gli esponenti di quartiere Davide Bisconti e Giulio Sbal – con motivazioni diverse, ma con identico risultato: vietare la mostra».
Gli esponenti del centrodestra scendono nel dettaglio. «Al Quartiere 1 (Centro storico) ci è stato detto che la decisione doveva essere demandata al sindaco Nardella, al 4 (Isolotto Legnaia) che se ne potrà parlare l’anno prossimo, a patto che oltre a Krancic siano presenti anche le vignette satiriche di altri disegnatori ».
«Ma la cosa più ‘bella’ – proseguono – è avvenuta al Quartiere 3 (Gavinana Galluzzo), con la presidente Perini che, via WhatsApp, ci ha reso noto che le vignette attaccavano l’Anpi ed esponenti del Pd. Se non è censura questa…».
Sul tema ha replicato la stessa Perini: «Una richiesta di una mostra sulle foibe mi è stata fatta dal consigliere di Forza Italia al Quartiere 3 tramite Whatsapp – ha detto -. Nessuna richiesta ufficiale è arrivata all’ufficio di presidenza del quartiere. Neanche tramite e-mail».
«Quando ho chiesto di visionare le vignette della mostra – ha poi aggiunto la presidente della circoscrizione 3 – rifiutate anche da altri quartieri di Firenze, mi sono resa conto che si trattava di vignette denigratorie nei confronti di presidenti della Repubblica, esponenti dell’Anpi e del Pd. Non è una questione di censura come hanno scritto i consiglieri di Forza Italia. È una questione di educazione di buon senso».
Postilla: sempre lunedì al polo universitario di Novoli, nella facoltà di Economia e commercio, sarà inaugurata una mostra di vignette disegnate proprio da Krancic. Ancora a Firenze, dicono gli esponenti dell’opposizione, «il ricordo di questa strage di italiani resta un evento di serie B ed è un peccato che non ci sia stato un adeguato approfondimento, come viene fatto ad esempio per il Giorno della Memoria. «A quattro giorni dalla ricorrenza, la soglia di attenzione e’ estremamente bassa – concludono –
E purtroppo gli episodi avvenuti nei Quartieri confermano che per la sinistra fiorentina di foibe meno si parla, meglio è».
“…si tratta di vignette denigratorie nei confronti di presidenti della Repubblica, dell’Anpi e del PD. Si tratta di una questione di educazione e buon senso”. La satira non di sinistra deve essere politicamente ed educatamente corretta.
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Bandiere a mezz’asta a Palazzo Vecchio:
Polemica sulla mostra di Alfio Kranci dedicata ai Martiri delle Foibe
Corriere Fiorentino 07.02.2020

Il Pd censura le vignette sulle Foibe «Offendono il nostro partito e l’Anpi»
I responsabili dem a Firenze negano l’autorizzazione per la mostra di Krancic. «Vogliono negare il ricordo della tragedia»


Leggi l’articolo sul “Giornale” del 08.02.2020
Vignette censurate
Leggi l’articolo sul “Libero” del 08.02.2020
La Verità: Il PD invoca la censura per la mostra di Krancic dedicata alla foibe
I dem si oppongono all’esposizione itinerante del vignettista fiumano per il Giorno del ricordo: “E’ critica verso l’Anpi”

A Firenze il PD impedisce una mostra itinerante del disegnatore

Ecco le Vignette “Censurate”



















Mattarella: “Le foibe una sciagura nazionale. Negazionismo deprecabile, il problema è l’indifferenza”

Il presidente della Repubblica interviene in occasione della celebrazione del Giorno della memoria. “Disinteresse e noncuranza si nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi”
Le foibe furono una sciagura nazionale sottovalutata, ma oggi bisgna stare attenti, otre, al negazionismo all’indifferenza. Sergio Mattarella parla della tragedia che si consumò nel dopoguerra al confine fra Italia e Jugoslavia nel giorno della Giornata del Ricordo in memoria delle vitime delle foibe. “Una sciagura nazionale alla quale i contemporanei non attribuirono – per superficialità o per calcolo – il dovuto rilievo”, dice il presidente della Repubblica.
Secondo il capo dello Stato “esistono ancora piccole sacche di deprecabile negazionismo militante”, ma “oggi il vero avversario da battere, più forte e più insidioso, è quello dell’indifferenza, del disinteresse, della noncuranza, che si nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi”.
“La persecuzione, gli eccidi efferati di massa – culminati, ma non esauriti, nella cupa tragedia delle Foibe – l’esodo forzato degli italiani dell’Istria della Venezia Giulia e della Dalmazia fanno parte a pieno titolo della storia del nostro Paese e dell’Europa”.
“Si trattò di una sciagura nazionale alla quale i contemporanei non attribuirono – per superficialità o per calcolo – il dovuto rilievo. Questa penosa circostanza pesò ancor più sulle spalle dei profughi che conobbero nella loro Madrepatria, accanto a grandi solidarietà, anche comportamenti non isolati di incomprensione, indifferenza e persino di odiosa ostilità”.
“Si deve soprattutto alla lotta strenua degli esuli e dei loro discendenti se oggi, sia pure con lentezza e fatica, il triste capitolo delle Foibe e dell’esodo è uscito dal cono d’ombra ed è entrato a far parte della storia nazionale, accettata e condivisa. Conquistando, doverosamente, la dignità della memoria”.


Chi è Alfio Krancic

Foibe, Meloni: “Vauro odiatore e negazionista seriale”
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Pubblicato il: 10/02/2020 20:00
“Il compagno Vauro, ormai caduto nel delirio totale, dice che il ‘Giorno del Ricordo‘ non è altro che un ‘trucido strumento di propaganda sovranista’. Poco importa a questo odiatore e negazionista seriale se con le sue parole insulta la memoria dei martiri italiani delle foibe e gli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia”. Così all’Adnkronos la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, commentando le dichiarazioni sulle foibe rilasciate dal vignettista Vauro.
“Ma Vauro – si chiede Meloni – lo sa che questo dramma è stato ricordato da tutte le più alte cariche istituzionali? Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oppure Roberto Fico sono sovranisti che utilizzano le foibe per fare propaganda? Le sue vomitevoli idiozie e falsità se le tenga per sé – conclude la presidente di Fdi -, anche se probabilmente nemmeno lui è in grado di sopportare i suoi vaneggiamenti”.
Si va be’…
Sarebbe strano NON avessero nulla da obiettare…
maleducato!
fare satira sul pd e sul’anpi è lesa maestà!
charlie hebdo non ha dunque insegnato niente?
Gravissimo episodio di censura da parte delle istituzioni fiorentine che con motivazioni speciose hanno impedito la mostra di vignette di Krancic sulle Foibe. L’articolo è apparso stamani sul quotidiano la “Nazione”. Chiedo agli amici di condividere il più possibile.
mi dispiace. censura per chi non ha appoggiato politicamente la richiesta. io mi lamentavo di Cazzone, ma siamo lì…..
dato che Tito risulta Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone, ordine al merito della Repubblica italiana., decreto che “gran Cordone” sia d’ora in poi un insulto
Associazione Negatori di Parola Italopiddini
se credono di poterci imbastire una guerra civile alla soro, si sbagliano di grosso. Non siamo SAR dine fraciche, non abbocchiamo.
l’avevo letto. ma l’email di Mazzerelli ha il sapore di cronaca locale: “””” “Arriva Artale! Arriva Artale! Artale… Artale…” nemmeno stesse per arrivare la Madonna di Fatima. Tutta la sinistra bempensante e borghese di Marradi e della Val di Lamone, da Faenza in su, è mobilitata, manifesti ed inviti ovunque, tutto e tutti per accogliere questo Artale, ed effettivamente, nel paese dei marroni doc, non si poteva fare di più. All’evento pontificano il Presidente della “Comes”, un ente per il recupero dei drogati, dei delinquenti e “non solo”… il Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani (ANPI), che a vederlo, diresti che ai tempi dei partigiani aveva ancora diversi anni prima di nascere… infine l’immancabile ex parlamentare cattocomunista , Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza – che in paese si dice avesse avi fascistissimi… ma questa è un’altra storia… Ora, si può mai mancare ad una simile iniziativa, che si tiene peraltro in un fresco e piacevole pomeriggio del 20 luglio 2019 nel Circolo del Tennis, costruito – per testimoniare la Verità e il Bene comune – sul terreno regalato da un prete ? Certamente NO! Peraltro si presenta anche un libro eccezionale, dal titolo “La Vita”, ovviamente quella di Artale . L’omino, un’arzillo ottantatreenne, con lo zuccotto ebraico in testa, spiccica poche parole, ma riceve lunghissimi applausi, da una gran folla, che nel paesotto appenninico non avevo mai visto. Meno male, che a dare corpo a questo “importantissimo” evento, ci furono le entusiastiche parole di chi – anche troppo a lungo – lo presentò facendo l’esegesi della sua “importantissima” opera . Io, di tutta la sceneggiata, rimasi fortemente perplesso, oggi posso dire che ci avevo visto giusto… Il primo febbraio c.a. apro “La Verità”, il mio quotidiano di riferimento, e manca poco che il cappuccino non mi va storto, leggo che “Il Gazzettino” del Veneto ha fatto un dettagliato servizio su tale Samuel Gaetano ARTALE von Beloskoj – Levi e viene fuori che l’ARTALE si chiama semplicemente Gaetano Artale, che non è nato a Rostock in Germania , ma a Laino Borgo in provincia di Cosenza. MA SOPRATUTTO CHE NON E’ EBREO, CHE NON E’ MAI STATO DEPORTATO, CHE NON E’ MAI STATO AD AUSCHWITZ, che il suo libro è quindi totalmente menzognero… e infine che da 15 anni gira per le Scuole d’Italia “testimoniando” la sua “esperienza” nei campi di concentramento nazisti, tutto ciò lo afferma – con “indicibile” sofferenza – anche un ebreo vero, GADI LUZZATO VOGHERA, Direttore del centro di documentazione ebraica di Milano. Ogni commento è davvero superfluo. Alessandro Mazzerelli
forse strizzare solo un occhio può fare male e quindi è meglio strizzarli entrambi
Pingback: Censurato dal PD per le Foibe. – Alfio krancic Blog | Cavolate in libertà
Krancic,
osservi con attenzione quanto stanno per realizzare. Personalmente lo ritengo il figlio del matrimonio perfetto del nazismo con il comunismo.
Qualcosa di orripilante indegno della civiltà.
https://www.nicolaporro.it/i-giudici-decidono-pure-sul-fine-vita-dei-bambini/