
San Remo 2020
Il prossimo Festival della Canzone si preannuncia rivoluzionario nella forma e nei contenuti. La cifra politica della kermesse canoro-politica sarà data dalla partecipazione della star dell’antirazzismo globale la celebre protagonista di epiche battaglie negli studi televisivi di Santoro e Formigli contro i sovranisti-populisti: Rula Jebreal.
La scaletta del Festival sarà la seguente:
1) Inizio Festival con il coro dell’ANPI che intonerà Bella Ciao;
2) Rula Jebreal che scaricherà sul pubblico una sequela di insulti accusandolo di razzismo e sessismo. Il pubblico, dovrà applaudire la show-girl con una standing ovation;
3) si aprirà il festival canoro con “le Nuove Proposte Partigiane” che concorreranno al premio la “Sardina d’Oro” che verrà consegnato da Mattia Santori in persona ai vincitori;
4) Dopo le NPP, inizierà la gara vera e propria con la partecipazione dei Vips. Queste sono le canzoni in gara:
a) “Piazzale Loreto” cantata da Fiorella M’Annoia
b) “Salvini a testa in giù” cantata da Ivano Fossati;
c) “Siamo tutti migranti” cantata da Manu Chao;
d) “Rom non Lega” cantata da i Nomadi;
e) “Colonnello Valerio” cantata da J-AX
f) “Sognando Lampedusa” cantata da Mamhoud e los Migrantes;
g) “Fischia il Vento” cantata da Jovanotti;
h) “Viaggio a Dongo” Modena City Ramblers;
i) “Salvini assassino” cantata da Francesco Guccini.
Al termine seguirà una conferenza stampa con la partecipazione di Rula Jebreal, Corrado Formigli, Lilli Gruber, Giovanni Floris, Michele Santoro, Myrta Merlino, Gino Strada, Oliviero Toscani e da NY in collegamento skype, Roberto Saviano.
Attenzione che potrebbero prenderla in parola …
(di Testoni – Mario Panzeri – Seracini)
Tanti fiori in questo giorno lieto ho ricevuto.
Rose, rose, ma le più belle le hai mandate tu.
Grazie dei fior, fra tutti gli altri li ho riconosciuti,
mi han fatto male, eppure gli ho graditi…
Son rose rosse e parlano d’amor.
E grazie ancor, che in questo giorno tu m’ hai ricordato…
Ma se l’amore nostro s’è perduto,
perchè vuoi tormentare il nostro cuor?
in mezzo a quelle rose ci sono tante spine,
memorie dolorose di chi ha voluto bene…
Son pagine già chiuse… Con la parola: fine…
Grazie dei fior, tra tutti gli altri li ho riconosciuti,
mi han fatto male, eppure li ho graditi…
Son rose rosse e parlano d’amor.
Grazie dei fior,
e addio per sempre, addio senza rancor.
da cantare a tempo di “beguine”
(Il termine deriva dal creolo della Martinica, Beke o Begue che indica una persona dalla pelle bianca,
beguine ne è il sostantivo femminile)
absit iniuria verbis
Infernale!!!! Roba da spaccare il televisore e mandarlo in lettera anonima al presidente della RAI! Bravissimo!
il festival compie 70 anni!
e in effetti corrisponde perfettamente all’età media delle giovani sardine
Non guardo mai Sanremo ma provo ugualmente una profonda tristezza
ah ah ah. Ma chi se l’inculCa san remolo e romolo! Ci sono due pubblicità che mi fanno andare in BESTIA:
il bimbominkia che scanta una vecchissima scanzone pubblicitaria stonandol “le stelle sono tante, milioni di COGLIOONII…. e
Quelle minkia-sardine decomposte che scantano pure loro “si col riso ma senza lattosio”. Controproducenti. Prima li “mute” poi cambio canile.
Bravissimo … Temo che Sanremo non sarà esattamente così … ma molto peggio.
Manca un collegamento con Stoccolma per sentire la Gretina. ?
Se non sarà così poco ci manca, se proprio lo si vuol guardare tenere pronta la bacinella vicino per non sporcare col vomito.
Se soltanto fosse un decimo di quanto su scritto, ed il pubblico resta seduto….. Possiamo soltanto piangere sugli italiani traditori!!
Da anni non seguo il festival che ha la mia stessa età. Poi vedendo che si è policitizzato in questa maniera “antidemocratica”, insomma un festival da regime ne sto ben lontana. Certo mi da tristezza tutto questo, e sopratutto mi pesa la piega che sta prendendo il Paese in cui sono nata e che amo. Ora vige l’ignoranza, la violenza e un razzismo verso la razza bianca. Ho letto un libro veramente interessante che ha soltanto confermato quello che penso e quello che ahimè vivo mi permetto di segnalarlo: WHITE GUILT – il terrorismo contro i bianchi al tempo delle società multietniche di Emanuele Fusi.
Grazie per la segnalazione Eliana.
I festival non lo guardo da anni. Quest’anno poi nemmeno se mi pagano. Ma come si fa a permettere a certe persone di partecipare solo per vomitare insulti contro gli italiani. Per non parlare di certi “cantanti” .. (volutamente virgolettato) perché di musicale non hanno nulla. Che tristezza.