
1984″ 40 anni dopo…
Winston Jr occupò il posto che era stato del nonno al Ministero della Verità. La sua fedeltà al Grande Fratello,
la sua competenza nella storia del cinema e nella correzione digitale – così era chiamata la cancellazione/ricostruzione delle scene e del linguaggio politicamente scorretto – gli avevano fatto guadagnare la
direzione dell’Ufficio “restauro” della Cineteca Storica. Gli fu affidato un compito non indifferente: la correzione
di uno dei film più visti di tutti i tempi: “Via con il Vento“. Il ministero aveva chiuso negli scantinati questo film considerato razzista, omofobo, xenofobo e anti-democratico. La sua pericolosità era stata classificata di fascia rossa, su una scala di quattro colori, rosso, arancione, giallo e verde. Per diventare di nuovo visibile doveva ricevere il timbro azzurro della Kommissione Superiore. Winston e la sua equipe di collaboratori si mise al lavoro. Fu approvata una nuova sceneggiatura i cui punti fondamentali furono: l’abolizione del linguaggio razzista e la riscrittura radicale della story cinematografica.
Alla prima del “restauro” l’ufficio di Winston Jr ottenne la lode della Kommissione Superiore. La sceneggiatura fu totalmente trasformata.
Rossella O’Hara dopo la sconfitta del Sud divenne l’amante del mandingo Big Sam divenuto governatore della Georgia e con il quale poi si sposò ed ebbe 14 figli; Melania Hamilton, abbandonato il marito Ashley Wilkes, andò a vivere con una ex-schiava di colore; Ashley e Rhett Butler divennero gay e si sposarono a Savannah; Mamie divenne una proprietaria terriera padrona di oltre mille schiavi bianchi; il soldato nordista disertore che nel film originale tenta di rapinare Rossella, fu trasformato in un disertore sudista pre-nazista che nel film sbraita insulti razzisti e anti-semiti, prima di essere ucciso dalla protagonista. Il nuovo Via con il Vento si conclude con una grande festa arcobaleno nel parco delle 12 Querce con danze tribali e merende a base di topi e insetti. Il film “purgato” fu presentato al Festival Mondiale del Cinema di Città del Capo dove ottenne il premio Nelson Mandela.
Il tuo è sarcasmo, ma a me pare che descriva una situazione che, benché non vera, è del tutto verosimile.
il film è molto bello, gli attori hanno recitato bene, la trama crea dipendenza
che nel film originale tenta di rapinare Rossella