
e della comodità di stare a destra e della difficoltà di essere di sinistra…
Scortata dalla polizia e sotto strette misure di sicurezza, con controlli con i metal detector all’ingresso, Carola è per la prima volta in Italia dopo i fatti di quest’estate. E’ qui per presentare il suo libro, “Il mondo che vogliamo”, appena pubblicato da Garzanti. “Sono stata avvicinata da molte case editrici dopo quella missione – racconta Rackete alla Fondazione Feltrinelli, invitata dall’eurodeputato Pierfrancesco Majorino, con rete People e Casa Comune – Non avevo mai pensato di scrivere un libro, dato che ho sempre lavorato su diverse navi, anche in aree polari, e mi sono sempre solo occupata di questioni scientifiche, avendo studiato conservazione ambientale. Ma avevo delle cose da dire sulla connessione fra le questioni ambientali e la giustizia sociale. I ricavi del libro che ho scritto vengono devoluti a una organizzazione che si occupa di rifugiati” Repubblica.it
Praticamente questa scrive un libercolo con le tesi dei centri sociali e non viene pubblicato dalla casetta editrice Giuseppe Giuseppini di Capracotta, ma da Garzanti. Il ricavato, ovviamente, andrà a favore dei clandestini. Lei sicuramente non ha bisogno di denaro, nonostante sia vestita da scaramacai, è figlia di papi. Com’è difficile stare a sinistra…
Io son Scaramacai
combino sempre guai!
Sperono le barchette,
Salvini faccio a fette!
non mi pocessan mai:
son di sinistra,sai!
La sinistra non cambia mai. Vestiti da straccioni pur essendo ricchi, per fare vedere che sono vicini ai poveri, peccato che quegli stracci costano il doppio del mio completo!
Questa donna non è bella, d’accordo ma , a parte lo stile finto-povero che fa ridere i polli, perché si sente obbligata a conciarsi come una rubagalline, con quell’aria sempre trasandata e straccia, come se fosse appena uscita da sotto una biocca? Perché una donna giovane si vuole così male da doversi rendere brutta e sgradevole ?
Perchè odiano il bello. Sono convinto che se comandassero manderebero in rovina i centri storici. Loro amano le bidonvilles, fabbriche dismesse etc. Laura, sono malati. Dostoievskij disse che “la bellezza avrebbe salvato il mondo”. Loro usano la bruttezza per distruggerlo.
“Il mondo che vogliamo”,
Leggendo il titolo mi sono chiesto: CHI?
Seguendo a leggere ho compreso tutto: racconta Rackete alla Fondazione Feltrinelli, invitata dall’eurodeputato Pierfrancesco Majorino, con rete People e Casa Comune
Come dire “il mejo del mejio della peggiore Milano”.
Questi sono ben oltre l’ammazzacaffè.
Che strano, questo improvviso successo e attenzione da parte di case editrici importanti e addirittura una conferenza e filmati. Io ho scritto un libro sulla manipolazione dell’informazione a proposito della legittima difesa. Le case editrici mi hanno tutte risposto “si interessante, ma è contrario alla nostra linea”. Per vie traverse che non sto a dire ho trovato un editore grazie ad una persona intelligente che ha capito il messaggio che volevo dare. Poi ho provato a regalarne delle copie a delle biblioteche. Lo rifiutano. L’editoria, la cosiddetta “Cultura”, è un mondo autoreferenziale, opaco e per nulla democratico. Poi per forza il risultato è “la cultura è solo di sinistra”!. E grazie. Che scoperta. Basta cancellare e vaporizzare orwellianamente, chi non è allineato e paraculato.
Be’, stessa situazione. Ho trovato piccoli editori, niente distribuzione e vendita libri per corrispondenza. Vauro pubblica le sue cose per la BERLUSCONIANA Piemme. Così per dire.