Racconti fantastici

Racconto Tzigano 6a puntata

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Il Capo del Governo, accompagnato dal ministro dell’Integrazione Kabobo Kienghu, in una dichiarazione a caldo,
esaltò il gesto di immensa generosità di Younas, contrapponendolo all’egoismo che ancora
covava fra i nativi
«Tutti dovremmo seguire», tuonò, «l’esempio di questo grande migrante dal cuore gonfio di altruismo!
Italiani, prendetelo come modello!»
Nei giorni che seguirono, la “vittima” fu oggetto dell’attenzione della politica, della cultura e della
comunicazione. Un noto regista iniziò a girare il film della sua vita. Altri scrissero sceneggiature teatrali,
e biografie sul suo “viaggio della speranza”, sulla sua permanenza in Italia, e sulle sue esperienze di
migrante, etc.
Ma fu la politica che gettò il suo occhio interessato su di lui. Il Ministro dell’Accoglienza e Integrazione,
lo volle come consulente personale nel suo staff. Anche il sindaco di Milano, Salah, lo chiamò
come Commissario Straordinario all’Accoglienza. Fu in questo periodo che a Younas-Alfred iniziò
a maturare nella mente un piano maligno e devastante. Sapeva che tanta gente, ingabbiata nel
carcere mentale del “politicamente corretto”, odiava il sistema. Comprimeva la propria rabbia, sfogandola
fra le mura domestiche o all’aperto, dove non poteva essere ascoltata. Fuori no. Fuori, in presenza di estranei, per il terrore
di essere additati come egoisti e xenofobi, dava prova di buonismo senza se e senza ma. Il progetto che
Younas stava meditando, avrebbe fatto da detonatore. Il sistema sarebbe esploso.
La carriera politica di Younas-Alfred fu fulminante. Fu votato in massa dai migranti, che grazie
alla legge Kabobo Kienghu-Frateianni-Poldrini ebbero riconosciuto il diritto di voto e di cittadinanza
non appena mettevano piede sul suolo italiano.
Il Ministro all’Accoglienza e Integrazione lo chiamò a sé dandogli la presidenza della potente Commissione
Pro-Migranti e la delega a presentare programmi e testi di legge da mettere subito al voto,
bypassando ogni discussione parlamentare.
Fu in questo periodo che il falso nomade completò la stesura del progetto che passò sotto il nome di
“Soluzione del Problema dei Migranti”.
Andò dal Ministro Kabobo Kienghu e accennò, in termini sommari, le linee della sua riforma.
«Prima de tutto tu ministra fare e dare me lista de italiani bonisti che volere migranti; poi lista de
Associazione como Caritate, Gruppo Abele, Prete de Estrada del don Gallo, Santegidio etzetera. Ok?»
«Non è un problema,» rispose la ministra. «Abbiamo i nominativi di tutti coloro che versano l’8 per
mille alle Associazioni Riunite per l’Accoglienza…»
«Bono! Allora tu fame avere tutta documentazioni. Settimana che viene io parlerò a Camera de
questo grande progettu. Sarà una novitate en tutta Europa. Tutti envidiare nostro grande paese!»
«L’importante cher Younàs è che questa riformà sia a costo zero. Come sai non ci sono più soldì…»
«Tranchilla compagna ministra, riforma è a costu zerissimu!»
L’attesa della seduta fu enorme. I media, parlarono senza sosta di questa novità legislativa. La
curiosità crebbe giorno dopo giorno. Fu preparata dal Commissario delle TV unificate Formigli
una diretta no-stop.
Venne il giorno. Il Presidente della Camera Phico dichiarò
aperta la discussione e invitò a parlare della proposta il relatore: Younas-Alfred.
Il falso rom iniziò…

3 Comments

  1. Laura Brombin

    Distopico

  2. Beppe picaro

    Ho già l’ansia!

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